Dalla Smart City alla Smart Vineyard: 6 esempi per usare le tecnologie digitali per il vino

Dalla Smart City alla Smart Vineyard: 6 esempi per usare le tecnologie digitali per il vino

Volendo usare le tecnologie digitali per il vino e la sua produzione, occorre prima di tutto chiedersi che tipo di problema possano risolvere. Un modo per avere almeno alcune risposte è trovare esempi e similitudini, come ad esempio quello di Smart City, la città intelligente.

Tecnologie digitali per il wine business

Il concetto di Smart City nasce nel 2010 per indicare tutte quelle tecnologie che, insieme, possono rendere una città più fruibile dai propri cittadini; servizi di facile accesso per tutti ed alert in tempo reale in caso di problemi, da un ingorgo nel traffico alla salute delle piante lungo i viali.

Lo stesso concetto può essere esteso anche ad una vigna, portandola quindi da Vineyard a Smart Vineyard, e naturalmente anche ad ogni pratica agricola. Naturalmente i sistemi digitali sono di aiuto anche per gli stessi consumatori, come scrivo in questo post, per aiutarli nelle scelte e migliorare la fase di trasporto e tracciatura.

Vediamo allora quali sono le 6 tecnologie principali in una Smart City, e come poter usare le tecnologie digitali per il vino.

1 – Riconoscimento

In una Smart City, gli oggetti riconoscono le persone e si conoscono tra loro; un esempio è il servizio di bike-sharing, dove con un token personale ogni abitante ha la possibilità di prendere in prestito una bicicletta, usarla e pagare automaticamente. La bicicletta sa che ho pagato per fare 100 km al mese, o 10 al giorno. Allo stesso modo in vigna potranno essere riconosciute le singole viti, e nel loro token saranno registrate le informazioni sul loro stato di salute e maturazione dell’acino, i trattamenti, di precedenti malattie, resa durante le annate precedenti. Queste informazioni verranno poi usate da dispositivi semoventi senza pilota che, in base a queste informazioni, potranno prendere determinate decisioni. Per ogni singola pianta.

2 – Localizzazione

Con i nostri smartphone è possibile tracciare ogni nostro spostamento, con avvisi in tempo utile quando per strada c’è un impedimento, o facendoci trovare pronta l’auto del servizio di car-sharing. In vigna ogni pianta sarà perfettamente localizzata, con la possibilità di avere dati di monitoraggio puntuali per ogni vite; localizzando con esattezza ogni pianta sarà possibile inviare direttamente a quelle coordinate un trattorino a guida autonoma per effettuare l’eventuale trattamento o la potatura selettiva.

3 – Rilevamento

I sensori in una città intelligente consentono ad esempio di accendere o spegnere i lampioni stradali in funzione del traffico automobilistico, o di far scattare i semafori sul verde quando deve transitare un mezzo di soccorso. In vigna i sensori di rilevamento misurano vari parametri interessanti per l’agronomo; li registrano e li inviano per popolare il database che costituirà il serbatoio dei dati per analisi in real time o per verifiche successive. In caso di eventi particolari, come ad esempio una diminuzione repentina delle temperature, possono essere prese le soluzioni adeguate in tempo.

4 – Transazioni

Oggi in una città moderna è possibile accedere ai servizi a pagamento dotati solo del proprio smartphone; così anche le transazioni fatte in cantina, dal pagamento dei fornitori alla vendita al dettaglio delle bottiglie ai visitatori, possono usufruire della comodità e della sicurezza degli attuali sistemi di transazione economica. Il controllo dello stato della spedizione sarà reso sicuro da dispositivi IoT che registreranno anche le condizioni ambientali durante tutto il viaggio della bottiglia, accertando che il contenuto non sia stato manomesso e rendendo complicate le truffe. Avere metodi di pagamento sicuri e veloci riduce la burocrazia dell’emissione e registrazione delle fatture e semplifica anche i rapporti con i clienti.

5 – Connettività

Trovare una rete wi-fi in città non è ormai più una cosa fantascientifica; lo sviluppo della banda larga e dei servizi 5G consentiranno di non avere più problemi di connettività anche nei vigneti dove oggi è complicato fare solo una telefonata. Con questi sistemi di trasmissione si riuscirà ad essere connessi con i propri clienti ad esempio inviando in tempo reale un filmato delle operazioni in vigna, o riuscendo ad accedere ai dati statistici del proprio vigneto depositati nel cloud.

6 – Integrazione

La sfida ormai è nell’integrazione delle varie piattaforme, la ricerca di uno standard di comunicazione che consenta a vari servizi di operare insieme per ottenere i risultati migliori. Le soluzioni che le compagnie tecnologiche stanno mettendo a disposizione delle aziende vinicole dovranno trovare un modo univoco per dialogare e scambiarsi i dati. Dai trattori senza pilota ai droni, dalle stazioni meteo alle piattaforme di Data Analytics, dai commenti sui canali social al database delle vendite, tutti dovranno poter dialogare insieme per migliorare l’offerta ai propri clienti, risparmiare tempo e dedicare più tempo al lavoro in vigna.

Non è detto che tutte queste metodologie possano essere applicabili nel lavoro di una azienda vinicola: dipende dalla grandezza dell’azienda, dalla tipologia di vino e di clienti, dal proprio mercato di riferimento.

Però, tra chi userà queste tecnologie e chi invece non lo farà, presto o tardi si inizierà a vedere una gran differenza, nel modo di affrontare i mercati o di aprirsi a nuove iniziative. Le possibilità che ha un’azienda vinicola, per promuovere il proprio vino ed il proprio territorio, per migliorare la conoscenza del vitigno, per poter prendere nel momento giusto le giuste decisioni, oggi sono decine di volte maggiori di quelle di solo dieci anni fa.

Sarà compito del viticoltore saperne approfittare secondo le proprie necessità ed usare le tecnologie digitali per il vino, per produrlo e distribuirlo.


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