Nonostante siano stati venduti 100 milioni di Echo Dots, per quel che riguarda le skill per il vino sembra ci sia un colpevole disinteresse.
Alexa motore di ricerca vocale
Due parole per inquadrare di cosa stiamo parlando: Alexa è l’assistente vocale di Amazon e per interagire si usa un oggetto chiamato Echo Dot. Ce ne sono di vari formati, il più grande è un barilotto di una trentina di centimetri di altezza e una decina di diametro. Si accende, si fa l’accesso al proprio account Amazon tramite l’app collegata, e il dispositivo è pronto. Basterà fare qualunque domanda e Alexa vi risponderà, basta chiamarla per nome.
Dietro Alexa c’è un software, naturalmente, che riconosce le nostre domande e trova la risposta migliore possibile. Il software risiede nei server di Amazon sparsi in giro per il mondo; in pratica il famigerato cloud o meglio gli AWS, Amazon Web Services.
Ad Alexa potete chiedere l’ora, le condizioni del tempo, informazioni sulla battaglia di Waterloo prese da Wikipedia o le stelle della costellazione del Sagittario. Possiamo ordinarle di accendere la televisione o di far partire una selezione musicale presa da Amazon Music, da Spotify o da altri servizi a cui siamo abbonati, cercare un film su Prime video, il servizio streaming di Amazon o leggere un libro preso da Audible. Insomma, una cosa come Google, ma vocale.
Naturalmente le si può chiedere di acquistare qualcosa su Amazon, un libro, un giocattolo, una bottiglia di vino.
Si possono fare anche domande su argomenti specifici, ma in quel caso occorre installare una skill, in italiano una competenza. Per farla semplice, è un pezzo di software che gira nel cloud di Amazon e che risponde alle domande di un argomento specifico. Installare una skill è facile, si fa tutto tramite l’app dello smartphone, naturalmente.
Se ad esempio volete sapere qualcosa sui vini, vi basterà installare la skill adatta, e generalmente sono gratuite. Probabilmente ora che Amazon ha ricominciato ad occuparsi di vino sui suoi scaffali virtuali, come potete leggere qui, anche le skill per il vino vedranno una accelerazione. È come un consulente con una, ancora minima, conoscenza del vino.
Vediamo dalla sezione Food e Drink delle Alexa Skills cosa troviamo.
Le skill per il vino più votate
Una tra quelle più votate è sicuramente My Somm, nata per aiutare a trovare gli abbinamenti giusti. I 74 votanti però non hanno trovato molto utile questa skill, visto che il valore medio è risultato solo 2,8 su 5. Infatti la scelta dei vini è davvero esigua, a volte addirittura risponde che ‘al momento non ci sono abbinamenti da consigliare’. Un database un po’ povero, o fatto male sicuramente. Niente da fare, insomma.
La skill di Wine Enthusiast, tra le più note riviste dedicate al vino, consente di chiedere consigli sugli abbinamenti e ricette di cucina. Ha un votazione di 3 su 5, con 32 utenti votanti. La critica peggiore è che non capisce le domande, gli utenti che s hanno votato 5 su 5 si astengono dall’aggiungere commenti.
Wine Finder è piuttosto interessante. Ben fatta, utile per avere suggerimenti grazie a un database di oltre 500 abbinamenti cibo-vino, ha una votazione di 3,2 su 5 con 21 utenti votanti. È sviluppata direttamente da Amazon. La critica più frequente è che forse è un po’ troppo orientata sullo Chardonnay, che viene consigliato anche con … la carne umana!
Da tenere sotto osservazione
The Wine Cellar sembra interessante. Nata a giugno 2019, è un taccuino vocale per tenere traccia delle proprie bottiglie. Si possono aggiungere le bottiglie acquistate direttamente con la voce, basta dire ‘Alexa, open The Wine Cellar and add one bottle of Pincopallino Winery Pinot Noir 2 Thousand nineteen’. E si possono anche eliminare dalla lista con il comando vocale ‘Alexa, open The wine cellar and remove TizioCaio Winery Chardonnay 2 thousand seventeen’. Non ha ancora molte votazioni, solo 3, per una votazione totale di 3,5 su 5, è solo in inglese e mancano le capacità di ricerca all’interno della lista ma è possibile leggere l’inventario delle bottiglie. Gli ultimi update sono di novembre, da tenere sotto controllo.
Cheers me, brinda con me in pratica, è piuttosto semplice e divertente. Basta chiedere alla skill, tramite l’Echo di Alexa, che vino usare per brindare ad una particolare occasione, un matrimonio, un compleanno, una festa con amici, una cena romantica, e Cheers me consiglia un vino adatto. Solo 11 votanti, ma con un punteggio tutto sommato non malvagio, 3,8 su 5.
Non sono molte le skill dedicate al vino, come vi ho raccontato sono quasi tutte dedicate all’abbinamento ma a quanto pare con scarsi risultati. In effetti, è una delle cose più complesse mettere insieme il vino giusto con un piatto, e si rischia di dare risposte scontate tipo vino bianco o vino rosso. Gli sviluppatori non ci si sono impegnati più di tanto a quel che sembra. Ad esempio Apothic è una azienda vinicola californiana che produce quasi esclusivamente blend, quindi non ha vini in purezza. Il loro bianco è un assemblaggio di Chardonnay, Pinot Grigio e Riesling. Anche loro hanno una skill, solo 5 utenti che in totale fanno raggiungere una votazione di 3,9 su 5. Da cancellare.
Poche skill per il vino in italiano ma interessanti
DiVino risponde al comando: ‘Alexa, chiedi a Consiglia Vino quale vino abbinare a …’ e segue il nome del piatto. 7 votanti per una media di 2,9 su 5, in linea con le skill in inglese, però mi chiedo perché non trovare un nome migliore di Consiglia Vino? Una skill deve essee simpatica anche da chiamare, altrimenti non funziona, non ha appeal. Questo ovviamente vale anche per altre skill, intendiamoci.
A mio parere la più interessante è La mia enoteca, una skill semplice e che sa di cosa si parla. La domanda è semplice: chiedi a la mia enoteca un vino bianco, e in risposta si avrà un elenco di vini bianchi presenti negli scaffali di luppoli e uva, enoteca di Varese. Semplice e funzionante, a quanto pare, visto che 15 votanti hanno dato un giudizio medio di 3,5 su 5. Nell’app di Alexa comparirà poi la foto e la descrizione del vino scelto dalla skill.