Quello che ci ha insegnato quest’anno è che le tragedie arrivano senza annunciarsi, e quindi anche fare previsioni sul mercato del vino 2021 sembra un’operazione quasi impossibile.
Le tendenze del 2020 potrebbero andare a diminuire fino a scomparire nei prossimi anni, oppure no; a questo punto qualunque opinione è, appunto, un’opinione. I dati del 2020 possono però indicare una modifica nel comportamento dei consumatori, sebbene non possiamo ancora misurarne la velocità. Con il passare dell’emergenza ed il ritorno ai comportamenti precedenti, la quantità di vino venduto offline aumenterà oppure no? Rimarrà l’abitudine degli acquisti online? E delle degustazioni via Zoom o Skype?
In ogni caso WineIntelligence ha provato a fare previsioni sul mercato del vino 2021, e probabilmente vedremo solo tra un anno se saranno state esatte. Quello che accadrà nel 2021, è la mia opinione, lo vedremo solo nel 2021 che quindi diventerà interessante per il mercato del 2022. Il 2020 è senz’altro un enorme break-down in tanti settori.
Volumi e prezzi
I volumi venduti sono diminuiti a causa della chiusura o del forte rallentamento del canale Horeca. In opposto, sono diminuiti anche i prezzi medi; con il normalizzarsi della situazione i ristoranti, gli alberghi, i wine bar, torneranno ad essere il primo canale di vendita. E gli acquisti online torneranno appannaggio dei cosiddetti wine lovers che vanno a cercarsi il vino particolare e di cantine blasonate. Non ci sarà un aumento dei prezzi repentino però, molti paesi soprattutto del Nuovo Mondo hanno molto vino in eccedenza, che dovranno smaltire. E non dimentichiamoci dei dai cinesi al vino australiano, altro fattore di incertezza.
Formati e contenitori
Il mercato online ha favorito senz’altro anche formati e contenitori non così scontati, per il vino. Sul mercato del vino 2021 anche bag-in-box e lattine incideranno nella diffusione, due formati che si sono dimostrati estremamente validi per il delivery. Sono comodi da trasportare e stoccare e meno facili da rompersi. Inoltre consentono, in entrambi i casi, di avere a casa una quantità giusta di vino. La lattina contiene poco più di due bicchieri, e quindi adatta a chi è rimasto a casa in smartworking magari da solo. Il bag-in-box con il rubinetto dosatore, consente di conservare il vino che resta in modo sicuro.
Si tratta di vini standard da GDO, e sarà poi compito del marketing trovare il modo per sdoganare questi packaging, come scrivevo in questo post qualche tempo fa. Nel 2021 non avremo gli stessi volumi del 2020, ma è probabile che questo segmento, già in aumento nel 2019, diventerà interessante anche l’anno prossimo.
Vino digitale
Un’altra cosa che questo 2020 ha portato nel mondo del vino sono state le degustazioni virtuali. Senza voler fare azzardate previsioni sul mercato del vino, questo sarà un canale che vedrà una forte diminuzione nel 2021. L’appassionato di vini ha bisogno di andare in fiera o ancora meglio in cantina per assaggiare in compagnia di altre persone. Il produttore ha bisogno delle fiere per incontrare, parlare, comunicare l’entusiasmo di essere un produttore di vini. Le fiere inoltre, del vino come di tanti altri settori, sono un volano per tutto il settore Horeca: pensate a Verona che quest’anno non ha visto visitatori nelle sue fiere. La comodità di incontrare distributori e importatori internazionali è senza dubbio grande, usando le dirette video. Ma certo non potranno sostituire l’incontro dal vivo: saranno però un utile spin-off, un metodo comodo per incontri diretti con buyers che operano in mercati come Asia e Australia.
Coinvolgimento dei consumatori
Credo che la grande lezione imparata dal mondo del vino è che il consumatore deve essere coinvolto e seguito. Anche l’aumento delle newsletter va in questa direzione. Restare più vicino al proprio cliente, conoscerne i gusti e le abitudini di acquisto e di consumo diventerà il vero valore aggiunto di wine club ed e-commerce. Le offerte mirate, le degustazioni (dal vivo) dedicate, le notizie che arrivano direttamente dalla cantina, potranno avere una enorme accelerazione nel 2021. Tutto sta a vedere come le aziende del settore digitale sapranno guidare i propri clienti, aziende vinicole soprattutto e poi ristoranti, hotel. Quindi tra le previsioni sul mercato del vino metterei proprio questo, l’utilizzo dei dati e la capacità di costruire un rapporto personale con i wine lovers e gli appassionati.
Foto di Daniel Maforte da Pexels