Meglio tardi che mai, direi, la storica azienda del Prosecco Superiore Mionetto apre il suo shop online.
In realtà dovrebbe essere una notizia che non fa notizia, nel senso che la vera domanda dovrebbe essere: perché non l’hanno fatto fino ad ora?
Internet non è un trend, è la normalità
Leggo alcuni post su altri siti web che riportano la notizia, e sembra che siano andati sulla Luna a piedi. A volte mi sembra di leggere articoli scritti nel 1999, quando tutti volevano avere un sito web (negli USA almeno), senza sapere bene cosa fare. Sappiamo cosa è accaduto l’anno dopo, la bolla dei dot com che ha fatto crollare borse e cancellato aziende.
Oggi invece essere presenti online è talmente ovvio da essere banale; e quando dico presenti online intendo non solo avere un sito web. Significa avere una community che segue il brand, usare la rete per raggiungere più velocemente i propri clienti. Il trend degli ultimi mesi è quello di trovare una partnership importante con un wine club o una piattaforma di e-commerce. Stiamo parlando di grandi marchi come Campari o Constellation Brands, potete leggere qui e qui.
Per questo a me non stupisce che Mionetto abbia aperto un proprio negozio online. E me ne congratulo, anche. Piuttosto mi stupisce che l’abbiano fatto solo adesso, sulla spinta dell’emergenza sanitaria. Mionetto è una delle grandi potenze delle bollicine venete, sempre fra le prime 15 aziende vinicole nel rapporto annuale di Mediobanca.
Nonostante i dati del report Mediobanca 2020 usciti a giugno mostrino che il canale online pesa ancora solo per meno dell’1% delle vendite totali (qui l’elaborazione fatta da I numeri del Vino), la vendita diretta è un discreto 13%. Sempre bassi rispetto agli USA, ma è un numero interessante perché in aumento. Se Mionetto apre il suo shop online questa è una buona notizia, naturalmente, ma è una decisione che doveva arrivare ben prima dell’emergenza sanitaria.
L’e-commerce di Mionetto
Il sito di vendita diretta di Mionetto è fatto piuttosto bene, le offerte sono chiare così come la suddivisione fra le due denominazioni di Prosecco, DOCG e DOC.
Oltre a singole bottiglie, possono essere scelte delle confezioni contenenti 6 bottiglie ognuna, Luxury e Vivo, a prezzi decisamente interessanti. Spese di spedizione gratuite oltre i due colli.
Se proprio dovessimo cercare il pelo nell’uovo, forse manca una sintesi delle condizioni di vendita, con le spese di trasporto ed il recesso. È tutto spiegato bene nella pagina, ma forse uno specchietto riassuntivo non sarebbe male. Ed anche il fondo scuro non aiuta nella lettura, lo rende molto old-style e con poco fascino per chi vuole solo comprare una buona bottiglia di Prosecco. Ma poco male, come dicevo, sono piccole cose che non diminuiscono né il valore del canale né tantomeno quello del vino.
La sensazione è un e-commerce fatto senza pensare di attrarre nuovi consumatori, le generazioni più giovani che sono quelle che bevono più bollicine delle altre. Un linguaggio ancora troppo commerciale, come se fosse diretto ad un distributore piuttosto che al singolo cliente. Ora spero che Mionetto non abbandoni questa strada, che la coltivi con nuove offerte, magari un abbonamento stile wine club.
E per piacere, non parliamo più del commercio online come un nuovo trend!
Photo by Morning Brew on Unsplash
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