L’industria del vino deve prepararsi al futuro

Se ci pensate, 20 anni fa un ristorante non aveva un sito web, e non lo aveva nemmeno un avvocato o un’enoteca.  Se volevate mangiare una pizza dovevate cercare il numero di telefono sull’elenco telefonico (elenchi telefonici, qualcuno li usa ancora?), chiamare la pizzeria e spiegare che condimento volevate. 

E se avevate un negozio e volevate mettere su un sito web per la vostra attività, i vostri amici avrebbero detto che eravate pazzo. Poi la bolla delle .com è scoppiata, e chi ha avuto l’idea giusta è rimasto in piedi. 

Photo by Ian Robinson on Unsplash

Ieri e oggi

Adesso invece, date un’occhiata allo smartphone, aprite app come Yelp, o TripAdvisor, o altre simili, e ordinate la vostra pizza preferita, pagando ancora con lo smartphone, e aspettate il campanello che suoni.

Oggi, la prima cosa che fa chiunque quando inizia una nuova impresa, una nuova attività, è mettere in piedi un sito web. 

Quindi, cosa accadrà tra 20 anni nel futuro?

Oggi qualcuno potrebbe dirvi che partecipare ad una ICO, Initial Coin Offer, offerta iniziale di moneta), o basare la vostra attività sulla blockchain, o usare la Realtà Virtuale, sia una cosa da pazzi.

Forse, oggi.

Ma cosa accadrà nei prossimi 5 anni? E nei prossimi 10?

La prossima rivoluzione tecnologica non avverrà tra 25 anni, ma tra 25 mesi, e dovreste davvero preparavi oggi, trovando nuovi modelli di business, nuovi canali per parlare con i vostri clienti, nuovi strumenti per fare quel che desiderate.

L’industria del vino non è esentata dal futuro, così come non lo è qualunque altra attività legata all’istruzione, al turismo, alla cultura. Tutti argomenti che sono legati al vino ed al suo commercio.

Non si può aver paura del futuro, bisogna conoscerlo per poterlo gestire e sfruttare le potenzialità. Ma è necessario sbrigarsi, perché il futuro prossimo è più vicino di quanto pensiate.


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