Presentata l’edizione 2018 del rapporto FleishmanHillard – Omnicom PR Group Italia sulla presenza online delle aziende vinicole italiane; la versione breve è l’aumento dei canali digitali nella promozione del vino.
Tra le prime 25 cantine, su Instagram ne sono presenti 15, rispetto alle 6 del 2014, anno del primo rapporto. In totale i followers sono 63.064, rispetto ai 746 del 2014. Potete leggere il rapporto 2017 su questo mio post.
Facebook sembra non avere più l’appeal iniziale, con una crescita in rallentamento, sebbene i followers siano aumentati di 2,9 milioni rispetto al 2014.
Oggi fare educazione circa valore e cultura del nostro vino, al fine di promuoverlo al meglio, passa anche dal saper cogliere nuove opportunità digitali come le certificazioni rese possibili da tecnologie come blockchain.Sarà interessante vedere lo sviluppo di quest’ambito – e quali investimenti verranno fatti in partnership pubblico-privato – che permetterà a gruppi selezionati di attori la possibilità di condividere e verificare tutta la filiera produttiva, fino all’approdo al consumatore. Massimo Moriconi General Manager & Amministratore Delegato di Omnicom PR Group Italia
Ancora scarso l’utilizzo di e-commerce proprietari, visto che sono solo 3 su 10 le aziende che si affidano a risorse interne per vendere online il proprio vino; diminuiscono i tweet, ma aumenta l’utilizzo delle chat, che dimostra una maggiore attenzione verso i propri clienti.
Vino e canali digitali iniziano insomma a camminare insieme.
Anche il maggior uso di Instagram dimostra che le aziende hanno compreso che è necessario raccontare qualcosa di se, usando strumenti visuali come le fotografie, per aggregare i consumatori. La presenza su YouTube è aumentata, passando dalle 15 aziende del 2014 alle 18 di quest’anno, sebbene la produzione di contenuti sia ancora scarsa ed il numero di follower sia aumentato solo di 4000 unità.
Negli ultimi 5 anni la digitalizzazione del settore vinicolo italiano si è contraddistinta per il presidio prima quantitativo e poi qualitativo dei principali canali social e con un ripensamento dei siti aziendali per migliorare l’esperienza degli utenti e facilitare visite alle cantine, al territorio e acquisti Massimo Moriconi General Manager & Amministratore Delegato di Omnicom PR Group Italia
Cantine più vicine ai winelovers con i canali digitali
La vicinanza ai consumatori è confermata anche dall’uso della chat, in particolare Messenger: sono 16 su 25 le aziende che ne fanno uso, nel 2017 nessuna di esse usava questo strumento.
In pratica stanno creando la propria community attorno ai temi del territorio, dei vini autoctoni e della sostenibilità. Sono il 64% delle aziende che parlano di vitigni autoctoni, rispetto al 19% del 2014, ed il 40% forniscono suggerimenti su enoteche e percorsi turistici.
Il rapporto FleishmanHilard 2018 stila una classifica delle prime 25 aziende vinicole usando parametri che riguardano vino e canali digitali:
- presenza e utilizzo di piattaforme online
- sito mobile
- e-commerce
- numero di fan/iscritti/follower sui 4 principali canali social
- frequenza di aggiornamento dei profili social
- visibilità nei motori di ricerca
- Look & Feel dei siti
- sito multilingua
- assistenza clienti tramite chat e chatbot online
In questa classifica, come nel 2017 è Frescobaldi al primo posto, seguita da Mionetto (7a nel 2017) e da Masi Agricola (3a nel 2017).