Grazie all’invito di Francesco Cortese di Winearound, (qui di fianco trovate il banner con il link), lunedì sono stato a Verona al Wine2Wine, evento unico in Italia dedicato al wine business con conferenze e interventi di esperti internazionali.
Veloci le operazioni di check-in: bastava avere il biglietto stampato con il suo codice a barre per entrare, dopo la verifica del lettore di bar-code. Giù alla reception veniva fornito il collarino con la tasca trasparente per inserire il biglietto ed il calendario degli eventi.
Il vino in Giappone
In realtà l’app era già abbastanza utile per iscriversi sia al laboratorio che per segnarsi le conferenze e gli eventi interessanti, con la notifica personalizzabile per ricordarsi l’orario. Molto comoda.
Tre conferenze mi avevano colpito da elenco, la prima sul vino Koshu ed il mercato del vino in Giappone, tenuta da Ayana Misawa della Grace Winery, moderata da Lynne Sherriff MW.

Un mercato giovane, dove il Koshu è l’unica uva autoctona e molta importazione da Australia e Stati Uniti, il commercio del vino è limitato praticamente alla sola Tokio, che comunque è già di per se una bella vetrina.
Se vi interessa conoscere qualcosa in più sul vino giapponese, potete scrivere a mio figlio Andrea che sta preparando una tesi proprio sul mercato del vino in Giappone.
Avendo tempo per le conferenze del pomeriggio, ne ho approfittato per fare un po’ di networking, altra caratteristica interessante di Wine2Wine, dove giravano personaggi come Paul Mabray e Jancis Robison.
Ma io dovevo andare assolutamente a salutare Francesco al suo stand dove illustrava Winearound, il booking button per prenotare visite in cantina in giro per l’Italia. Uno strumento indispensabile non solo per gestire i winelover che viaggiano per aziende vinicole, ma soprattutto per la promozione della vostra cantina.
Ho incontrato di nuovo Marco Andreani di Wine Digital Marketing (qui potete leggere l’intervista) che già avevo salutato sabato a Piacenza durante il Mercato dei Vini della FIVI, anche lui in giro per fare networking.
Vino e Podcast
Seconda conferenza nel pomeriggio dedicata ai podcast, con niente di meno che Chris Scott, Monty Waldin, Adam Teeter e Zach Geballe. Per chi non lo sapesse, Chris Scott è il conduttore del The UK Wine Show, podcast settimanale stabilmente nella top 10 dei podcast dedicati a wine&food, Monty Waldin conduce il programma radio Italian Wine Podcast, scrive di vino biodinamico per Jancis Robinson MW e Julia Harding MW e fa un sacco di altre cose legate al vino naturale.

Adam Teeter è CEO e co-founder di Vine Pair, e questo credo chiude la sua presentazione, non fosse altro che per dire che produce una serie televisiva dove lega vino e musica innovativa. Zach Geballe è il conduttore del podcast di Vine Pair, è sommelier a Seattle, scrive per Vine Pair e SevenFifty Daily ed è il proprietario di Disgorged Wine.
La conferenza di 30 minuti è sembrata volar via in un attimo, soprattutto quando Scott ha spiegato le varie difficoltà nel mettersi a fare un podcast dedicato al vino, mentre Waldin si è soffermato soprattutto sul metodo di fare interviste a viticoltori, giornalisti, esperti di vino in tutto il mondo. C’era di che imparare, sul serio.
Io personalmente mi sono portato a casa qualche contatto per future interviste e magari collaborazioni con aziende che si occupano di tecnologia dedicata al vino. Se volete vedere qualche foto potete cercare sul mio profilo Instagram, o con l’hashtag #wine2wine.
Canali digitali e Wine Business
Dal controllo della filiera al marketing, gli strumenti digitali sono arrivate nel business del vino, senza invaderlo ma al contrario aiutandolo. Merito sia delle aziende, che arrivano in vigna in punta di piedi affrontando un mondo che spesso non conoscono benissimo, e sia dei vignaioli più giovani, che non hanno paura ad utilizzare con coscienza gli ultimi ritrovati della tecnologia.
Ho trovato un mondo in fermento, mobile, pieno di idee e di visione orientata al futuro senza per questo dimenticare da dove si proviene. Sono sempre più convinto che il vino sia il giusto posto per far convivere in modo intelligente la tradizione ed il futuro.