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Marketing per il vino e strategia

Avere delle solide strategie digitali per il mercato del vino è importante quanto gli strumenti usati. Le piattaforme per la comunicazione e la messaggistica istantanea sono strumenti potenti nel marketing per il vino, e devono essere utilizzati in modo consapevole. 

Mercato del vino in evoluzione

La storia di un vino è importante quanto l’uva che lo compone, ed è il vignaiolo che unisce le generazioni; il territorio è la cornice entro cui storia e vino coesistono, e spesso contiene il mercato naturale delle bottiglie prodotte. L’Italia ha una grande tradizione vinicola e l’innovazione digitale può essere un grande aiuto, leggi il mio post per vedere come fare.

Però l’esperienza di ricerca ed acquisto di un vino è notevolmente cambiata, con i clienti che usano per lo più il proprio smartphone. E naturalmente anche i clienti sono cambiati; c’è tutta una serie di segmenti tra chi acquista il vino una volta a settimana scegliendolo in base a prezzo e colore, e chi è un esperto conoscitore di ogni uvaggio ed ogni aroma olfattivo.

Chi produce vino lo sa bene, e si presenta spesso con una serie di etichette ognuna delle quali dedicata ad un target particolare.

Mercato del vino in trasformazione

Per fare questa operazione è necessario conoscere chi siano i propri clienti, quando acquistano le bottiglie, quando le bevono, con chi, e come hanno fatto a sapere della nostra esistenza.

Tutte operazioni che le tecnologie digitali ci consentono di effettuare, con un po’ di spesa, un buon lavoro di analisi dei dati, la scelta di una strategia.

Cambiare il proprio modo di fare il vino è difficile, soprattutto perché toglie la continuità storica con le generazioni passate che, vera o falsa che sia, viene richiamata praticamente da tutti i marchi del vino, Italia in particolar modo.

Imbottigliare, distribuire, coinvolgere

Dove si può agire quindi, per tenere insieme tradizione ed innovazione? Ecco tre punti su cui si può lavorare:

1 – Packaging (bottiglie, bag-in-box, sfuso)

2 – Distribuzione (vendita diretta, marketplace, sottoscrizione)

3 – Servizi accessori (sconti sulle visite in cantina, video degustazioni guidate)

Innovare quindi non vuol dire cambiare il prodotto, ma fare in modo che il proprio vino venga cercato, e trovato, anche (quindi, non solo) online. Non basta avere il sito web costruito con una buona tecnica SEO, non basta avere una pagina su un social network, visti i cambi repentini e apocalittici degli algoritmi.

mercato esponenziale

Ciò che le tecnologie digitali, dai sistemi di monitoraggio a quelli di tracciatura, dai marketplace ai social ed ai nuovi sistemi di pagamento (come Satispay, ad esempio), hanno in comune sono la condivisione ed il coinvolgimento.

Condivisione e Coinvolgimento

Condivisione – mettere in comune i dati e le energie per attivare l’innovazione è ancora la strategia migliore. Spesso accade il contrario: pensate a territori vinicoli con due o tre Strade del Vino, Consorzi vinicoli che si sovrappongono e si fanno guerre commerciali tra di loro.

Creare hub per la condivisione di esperienze e di risorse è il modo in cui i piccoli viticoltori italiani potranno continuare ad esistere.

Coinvolgimento – vuol dire restare in contatto con i propri clienti, sfruttando non la potenza dei social ma quella dei commenti dei visitatori.

Le reti sociali, i social network, non allontanano le persone ma al contrario aiutano ad avvicinarle. Non importa se avete 80.000 follower della vostra pagina facebook, se non interagiscono con voi è come contare il numero di passanti davanti al negozio: ne passano tanti, ma ne entrano pochi.

Lo sforzo economico per fare qualche campagna ADV sui social, rischia di non avere alcun effetto commerciale e, quindi, è uno sforzo sprecato.

Questo è un periodo esponenziale, per le tecnologie e per il mercato, vino compreso. I cambiamenti si presentano inizialmente a velocità insignificanti, ma ad un certo punto il break-down avverrà con tutta la sua potenza distruttiva, e chi è rimasto indietro rischia di non riuscire ad accelerare.

Riprendendo quel che scrivevo all’inizio del post, non è necessario modificare il proprio stile di produzione o peggio il proprio stile di vita.

Occorre però utilizzare l’insieme delle tecnologie per migliorare alcune cose; il modo di spedire il vino, di promuoverlo, di facilitare i visitatori ad arrivare nella nostra azienda.

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