Il sito web per la cantina vinicola è necessario e non bisognerebbe nemmeno chiederselo. Non serve solo per mostrare le proprie etichette, ma soprattutto per comunicarle anche ai non esperti, ai non conoscitori di tutte le etichette mondiali. In realtà, i non esperti sono la maggioranza, ma anche i veri wine lovers hanno voglia, ogni tanto, di vedere se c’è qualcosa di nuovo, sapere qualche notizia.
Strumenti web e strategia vinicola
Non sempre si può andare a visitare la cantina che ci piace, così il sito web può dare le informazioni giuste, se ben strutturato. Ad esempio, banalmente può indicare per le principali città in quali enoteche si può trovare. L’appassionato di quelle etichette magari non riuscirà a visitare la cantina, ma avrà la possibilità di comprarsi, e bere, una bottiglia del suo vino preferito.
Quindi si, avere un sito web serve anche ad una azienda vinicola, così come serve al fioraio, al macellaio, al negozio di scarpe. Serve come serve avere un indirizzo, una partita IVA, una email. Pensarla in modo diverso è semplicemente anacronistico.
Naturalmente il sito web va curato, va aggiornato, va manutenuto, e questo comporta uso di tempo, risorse e danaro. Ancora più importante, deve essere ottimizzato per dispositivi mobili, quindi smartphone e tablet, in quanto è da questo canale che arriva ormai la maggior parte delle ricerche.
Si può risparmiare ad esempio evitando di pubblicare le proprie schede tecniche su tutte le guide dei vini, che servono quasi solo per fare bella mostra in qualche ristorante.
La domanda quindi dovrebbe essere un’altra: basta avere un sito web per la cantina vinicola o è necessario usare altri strumenti di comunicazione, di costruzione del proprio brand, di condivisione?
Non c’è una risposta sola a questa domanda. Sicuramente, gettarsi su ogni social, su ogni piattaforma che nasce in Rete, non è la scelta giusta.
Questo perché ogni canale ha il suo linguaggio, ed il linguaggio da usare dipende dal risultato che si vuole ottenere. Per qualcuno può andar bene un canale video, per altri le fotografie, oppure un blog oppure un podcast. Insomma, prima di tutto è importante capire cosa si vuol fare, ad esempio:
- avere una buona presenza nei canali di e-commerce
- creare una comunità di appassionati delle proprie etichette
- puntare sulle caratteristiche del proprio territorio
Vediamo questi punti uno alla volta.
Presenza nei canali di e-commerce
È chiaro che più sono i punti vendita, più sale la possibilità di vendere il proprio vino. Ma ci sono anche altri motivi. Se ad esempio siete presenti su un sito come Vivino o Delectable, per la loro stessa struttura questo migliorerà la condivisione. In queste piattaforme infatti gli utenti inseriscono la foto di una bottiglia o la cercano tramite riconoscimento fotografico. A quel punto, scrivono le proprie valutazioni, i propri commenti, aiutando altri utenti a trovare il vino che desiderano.
Trick: ogni volta che producete un nuovo vino, inseritelo nei db di Vivino e Delectable. Basta farne la fotografia e mettere una descrizione, e se nella piattaforma non è presente, verrà usata la vostra foto. Mettete i tag giusti, ossia classificatelo (rosso secco, bianco dolce, fruttato, speziato) e gli abbinamenti.
Creare la community
Questo vuol dire riunire attorno al proprio marchio un insieme di appassionati. che siano del proprio vino o ancor meglio del proprio territorio. Come fare? Iniziare con una newsletter inviata ai visitatori della cantina è una buona idea. Settimanale, non invasiva, in cui scriverete quello che avete fatto in vigna o in cantina, o aneddoti della vostra vita legati al territorio. Instagram è una buona mossa, ma cercate di raccontare qualcosa con le vostre foto, fatele diventare uniche. Ci vuole tempo? Si, certo. Ma una volta creata una cerchia di amici, di fan, di appassionati della vostra cantina, non li perderete più.
Il vostro territorio
Partecipate attivamente agli eventi della vostra zona, attività che si possono svolgere ad esempio in un museo, in una libreria, in un’area archeologica. Organizzate voi stessi eventi per parlare di quello che vi circonda, ad esempio della composizione del terreno, o della storia dei paesi vicino a voi. Non diventate una presenza ingombrante, ma siate invece laterali, parlate di tutto quel che il vostro territorio ha da offrire. L’apprezzamento del vostro vino passa prima di tutto dall’apprezzamento che i vostri clienti avranno per voi stessi.
Naturalmente la lista non è assolutamente esaustiva. Però, qualunque di questi o altri siano i vostri obiettivi, la strategia per raggiungerli sarà diversa e quindi diverso il linguaggio.
La presenza online non è solo un sito web
Di certo, avere una presenza online oggi è fondamentale quanto saper leggere e scrivere. Se l’azienda vinicola (e questo vale per qualunque altro esercizio commerciale o azienda industriale) continua a spendere soldi nelle guide o negli articoli redazionali sulle riviste, probabilmente non sarà mai conosciuta da chi guide e riviste non le legge.
Il primo passo è costruire un buon sito web per la cantina vinicola, professionale e soprattutto facile da navigare, dove i contenuti siano chiari, dove sia evidente la personalità dell’azienda, il modo in cui produce i suoi vini, la storia dietro le vigne.
Perciò, se vogliamo dare una risposta alla domanda se un sito web per cantine vinicole sia utile anche per una azienda vinicola, la risposta è un secco si, ma soltanto se è il primo passo verso la costruzione della propria presenza online.
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