Quando si ha voglia di qualcosa, come un bicchiere di vino, tecnologie come quella dei droni possono venire in aiuto.
Dal 3 febbraio scorso la nave da crociera Diamond Princess è ferma al largo delle coste di Tokio, come sistema di quarantena a cusa del noto nCov-19, il nuovo coronavirus insomma. All’interno, 3700 persone che forse riusciranno a sbarcare, i non infetti naturalmente.
Il problema più grave all’interno della nave però non sembra essere il virus, ma piuttosto la noia. Da una settimana i passeggeri non hanno la possibilità di socializzare, di stare insieme negli spazi comuni. Una coppia australiana ha quindi pensato di fare festa con una bottiglia di vino, ma come ordinarlo? L’idea è stata di consegnare vino tramite drone sulla Diamond Princess davanti alla cabina della coppia.
Loro si chiamano Jan e Dave Binskin, vengono dal Queensland australiano, e si stavano annoiando, oltre che essere in carenza alcolica. Sono ormai trascorse due settimane da quando la nave è stata bloccata; più che una passeggiata di un’ora sul ponte un paio di volte a settimana però non possono fare. La noia insomma stava diventando pericolosa, ma curabile.
Ed ecco che arriva l’idea tecnologica per farsi arrivare una bottiglia di vino. Naked Wines Club è uno dei più famosi wine club, ne ho parlato anche in questo post a proposito della fusione con Majestic. Tra le possibilità di consegna offerte dalla piattaforma a quanto pare c’è anche il drone, oltre che i soliti corrieri. In realtà non è proprio uno dei metodi di consegna standard, ma la coppia non si è persa d’animo e con una email al servizio clienti, si sono materializzate davanti alla porta della cabina due bottiglie di Pinot Nero della cantina Kim Crawford, Nuova Zelanda.
“Naked Wines Club sei incredibile. Ho appena bevuto il primo sorso”, hanno scritto venerdì. Il tutto con un’immagine di Dave steso sul letto indossando una maschera e tenendo in mano un bicchiere.
Grazie a Dio per i droni, la guardia costiera giapponese non sapeva cosa stesse succedendo
Questa è la notizia che i due hanno pubblicato su Facebook, ed in realtà potrebbe anche non essere vero, visto che fino ad ora Naked Wines non ha rilasciato nessun commento a riguardo. Resta il fatto che la consegna di vino con il drone sulla Diamond Princess sembra proprio uno spot alla digitalizzazione del mercato del vino.
Comunque non è la prima volta che una consegna di vino con il drone fa notizia. Nel 2014 un hotel di Sausalito, vicino San Francisco, offriva ai suoi clienti la possibilità di consegne sul terrazzo dell’albergo. Certo, una camera della Suite Alexandra costa attorno ai 10.000$., e le due bottiglie di Champagne i clienti se le dovevano pagare. E nel 2015 un bar di Singapore ha inaugurato il servizio al tavolo tramite droni che volteggiavano dentro al locale.
I Binskins e il loro vino rimarranno bloccati sulla nave per altri 8 giorni, se tutto va bene; forse c’è tempo anche per qualche altra bottiglia.
Aggiornamento: penso proprio che la notizia sia stata un grande scherzo di Dave Binskins.