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Usare dati e immagini digitali per il vigneto

Non è una novità usare immagini digitali per il vigneto, una visione computerizzata potrebbe aiutare a migliorare il lavoro di un’azienda vinicola; questo è quanto afferma Fiona Turner, founder di GreenView, un’applicazione di imaging e raccolta dati intelligente.

La startup nasce grazie a Bitwise Agronomy, società agritech con sede in Tasmania, di cui Turner è la CEO. Gestita dai proprietari della cantina Jinglers Creek Vineyard, si concentra sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per aiutare i viticoltori nelle loro decisioni.

Il Google Street View per il vigneto

È come Google Street View per l’agricoltura“, ha detto Fiona Turner in un’intervista. Il sistema è simile e allo stesso tempo semplice. Usano videocamere facili da usare, come le GoPro, collegate ai trattori o fisse in posizioni strategiche, per registrare l’evoluzione delle piante. Un algoritmo di visione artificiale prende in carico le immagini e costruisce la virtualizzazione. 

Usano telecamere semplici come GoPros, collegate alle attrezzature agricole per monitorare le piante; da qui, utilizzano un algoritmo di visione artificiale per analizzare il filmato. A questo punto tutto il vigneto diventa una serie di bit, una mappa virtuale del vigneto che può essere arricchita con altri dati. Si possono aggiungere ad esempio le informazioni provenienti dalle stazioni meteo, oppure le rese degli anni precedenti. Le immagini digitali per il vigneto forniscono lo stato di salute delle piante, e quindi si possono programmare gli interventi in vigna; la mappa virtuale viene quindi trasformata in un archivio storico, e visuale, dell’intero vigneto.

GreenView ha già installazioni pilota in molti vigneti dell’isola; “Quando abbiamo acquistato il nostro vigneto mi sono resa conto che avrei potuto progettare una soluzione per risolvere alcuni problemi” ha detto Fiona Turner. Soluzioni del genere non sono nuove, anche colossi del calibro di Sony hanno iniziato ad avvicinarsi al mondo agricolo; ne ho parlato anche in questo post. 

La Tasmania è un’isola a sud dell’Australia, con una superficie di 68.000 km², diciamo circa 3 volte l’Emilia Romagna; in tutto ci sono 500 ettari di vigneti, piantati soprattutto a Chardonnay, Pinot Noir e Riesling. Nonostante la sua influenza nel mondo del vino sia trascurabile, questo non impedisce di avere aziende tecnologiche che si dedicano all’agricoltura. 

Il governo della Tasmania ha scelto GreenView per partecipare ad una missione commerciale negli USA, dove sperano di trovare investitori interessati; naturalmente le dimensioni dei vigneti californiani sono più idonee per la loro tecnologia. La versione beta del loro software è stata rilasciata ad aprile di quest’anno, i viticoltori scelti per il test hanno così potuto creare subito le loro mappe.

L’azienda sta cercando di raccogliere il suo primo giro di capitali ed espandersi in altri mercati. 

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