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Tutte le lettere di Alphabet

Il 10 agosto, in pieno solleone, Google ha annunciato la nascita di Alphabet, che farà da holding del gruppo.

Larry Page avrà il ruolo di CEO di Alphabet con  Sergey Brin come Presidente; il nuovo CEO di Google sarà Sundar Pichai, già Vice President per Android, Chrome e App.

Una delle prime modifiche evidenti è la quotazione delle azioni di Google. Nello S&P500 saranno infatti presenti entrambi i titoli, GOOG relativo ad Alphabet, ed il nuovo GOOGL per Google. In questo modo il valore delle azioni è stato suddiviso tra i due titoli, abbassando da oltre 1000$ a 647$ per GOOGL e 615$ per GOOG (al momento in cui scriviamo).

Cosa cambia per Big G? Intanto, il logo come avete visto tutti è stato modificato, ricorda proprio le lettere dell’alfabeto usate dai bambini per imparare a leggere. Molto furba anche la scelta del nuovo dominio di Alphabet, che sarà abc.xyz, TLD creato appena nel 2014.

Howard Belk, chief creative officer of Siegel+Gale: The Google brand and name is synonymous with “the Internet.” This new name is a signal Google has plans to keep expanding in whatever directions it sees fit. Whether the implications of this move are financial, such distinguishing the ROI on various ventures, and allowing investors to participate in a more targeted manner, or managing brand creation, choosing to put Google under an umbrella company shows that the company has plans for many more ventures.

Inoltre nella nuova società confluiranno Google e tutte le aziende di loro proprietà; YouTube ed Android dovrebbero restare con la vecchia azienda.

Quindi Google rimarrà ad occuparsi di tutto quel che riguarda il motore di ricerca, con le sue caratteristiche come Google News o Google Docs. La complessità aziendale infatti da un lato ne rendeva complicata la gestione, manageriale e finanziaria; dall’altro consente di potersi dedicare a nuovi progetti semplicemente costruendo una nuova azienda che, ovviamente, confluirà sotto Alphabet, insieme alle aziende non direttamente collegate al search engine.

For Sergey and me this is a very exciting new chapter in the life of Google — the birth of Alphabet. We liked the name Alphabet because it means a collection of letters that represent language, one of humanity’s most important innovations, and is the core of how we index with Google search! We also like that it means alpha-bet (Alpha is investment return above benchmark), which we strive for! I should add that we are not intending for this to be a big consumer brand with related products–the whole point is that Alphabet companies should have independence and develop their own brands. (Larry Page)

La nuova struttura societaria inoltre, consente di creare nuovi progetti senza che i bilanci, che inizialmente sono sempre in rosso, vadano ad influire sulle finanze di Google, che così potrà portare solo guadagni. Semplificando al massimo, nel caso di un nuovo servizio da abbinare al motore di ricerca, basterà creare una società ad hoc in cui sviluppare il progetto per poi rimetterla sotto l’ala protettrice di Big G.

Google, ovviamente, con Google Ads, Google Apps, YouTube, Android, Google Search, Google Maps.

I servizi come Google Books, Google Drive e Google Now sono divisioni interne a Google Apps. Google produrrà il 90% degli introiti della nuova società. 

Come è composta Alphabet?  

A è naturalmente Alphabet, CEO Larry Page

A è anche Android

B sta per Boston Dynamic società di ingegneria robotica, acquisita nel 2013

C sta per Calico CEO Arthur Levinson, società biotech che si occupa di ricerca e sviluppo nello studio dell’invecchiamento, acquisita nel 2013

C sta per Capital, CEO David Lawee, società di investimento, fondata nel 2013

F sta per Fiber, CEO David Barratt, società di realizzazione di infrastrutture in fibra, la prima rete è stata costruita nell’area urbana di Kansas City nel 2011

G sta per Google, naturalmente, CEO Sundar Pichai

G sta per Google X, CEO Astro Teller, società di ricerca nelle nuove tecnologie, che comprende Google Car, Wings e Loon, il nuovo progetto che prevede di portare Internet nelle zone della Terra difficili da raggiungere, grazie a piccoli palloni aerostatici

L sta per Life Science, progetto che si occupa dello studio e delle applicazioni tecnologiche nelle scienze della vita

N sta per Nest, CEO Tony Fadell, azienda che produce termostati

S sta per Sidewalk Labs, CEO Dan Doctoroff, azienda di telecomunicazioni, con il progetto di portare il wifi gratuito nella città di New York

V sta per Ventures, CEO Bill Maris, società che si occupa di investimenti nelle nuove tecnologie ed incubatore per startup

In realtà Boston Dynamic, Sidewalk Labs e Nest non compaiono ancora in tutti gli elenchi; vi sono alcune discordanze ad esempio tra quel che scrive BusinessInsider e quanto invece riporta il Guardian. Un elenco ufficiale però ancora non è stato pubblictato; occorre considerare che alcuni progetti sono strutturati come una azienda, ma non ne hanno (ancora) la forma giuridica.

In ogni caso potete vedere un panorama ben diversificato tra investimenti, ricerca, finanza, bio tecnologie.

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