Leggere queste cifre è piuttosto impressionante, confrontate con il panorama europeo, ma questo finanziamento a Vivino da 155 milioni di dollari mette davvero soggezione.
Non credo che Vivino abbia bisogno di molte presentazioni: nata nel 2010 dall’idea di Theis Sondergaard e Heini Zachariassen, è la più nota piattaforma per l’acquisto di vino online. La sua caratteristica è stata il riconoscimento delle bottiglie dalle foto dei clienti: basta inviare la foto dell’etichetta tramite l’app e Vivino riconosce la bottiglia, consiglia dove acquistarla, fornisce le indicazioni di degustazione degli altri clienti. Se volete saperne di più potete leggere qui.
Ad oggi sono presenti nello store oltre 13 milioni di bottiglie, un miliardo e mezzo di etichette scansionate e 50 milioni di utenti. È continuamente in sviluppo, tecnologico e commerciale, ed ha stretto partnership con molti marketplace in tutto il mondo. Insomma è una vera e propria potenza, tanto che gli investitori fanno la fila pur di partecipare a quella che potrebbe essere, un domani, una exit plurimiliardaria.
L’ultimo in ordine di apparizione è stato il fondo svedese Kinnevik che opera soprattutto nel business dell’ecommerce. Il 4 febbraio ha sborsato ben 155 milioni di dollari per questo nuovo finanziamento a Vivino, probabilmente il più grosso finanziamento finora visto in questo settore. Qualche giorno prima aveva speso 525 milioni di corone svedesi, circa 52 milioni di euro, per il finanziamento a BudBee, società di logistica e tecnologia di Stoccolma che si occupa di soluzioni per il delivery. Facendo uno più uno, sembra anche probabile che gli investitori di Kinnevik vogliano spingere Vivino ad adottare una propria linea di logistica e delivery. Magari mi sbaglio, ma certo che i servizi di delivery hanno avuto una grande crescita nel 2020, ovviamente.
La notizia è apparsa su Techcrunch, blog USA nato nel 2005 e specializzato in notizie tecnologiche; il Techrunch Disrupt è la conferenza annuale delle startup, con la famosa Startup Battle fra aziende emergenti per conquistarsi un finanziamento iniziale. Ed è quindi il posto adatto dove leggere la notizia del finanziamento a Vivino, la più nota e importante startup del mondo del vino.
Questo nuovo finanziamento a Vivino porta il totale dei fondi a 218 milioni di dollari; questo di Kinnevik è una serie D, in pieno segmento di crescita quindi; anche perché considerare Vivino come una startup può sembrare riduttivo, visti i volumi e i tassi di crescita. Ma è proprio perché ancora è in fase di startup che può accedere ai finanziamenti e dedicarli tutti allo sviluppo e alla ricerca di partnership.
Photo by Andrei Ianovskii on Unsplash