La tecnologia della blockchain è particolarmente adatta ai settori dove filiera e produzione sono altamente controllati, come il mercato del vino e degli alcolici.
Filiera verificata degli alcolici
Questa è la convinzione della International Spirits & Beverage Group, Inc. (ISBG), azienda che opera nel mercato degli alcolici come importatore autorizzato e licenziatario dei due marchi Besado Tequila e Dziaq Liqueur.
Per gestire le vendite ed i processi di distribuzione, ISBG ha recentemente stretto un accordo con la piattaforma blockchain Volum; il loro ‘ecosistema’, affermano, è particolarmente adatto per aziende agricole, aziende manufatturiere e data center dedicati alla IoT.
La piattaforma ha sviluppato smart contracts personalizzati in modo da essere utilizzabili sia per transazioni finanziarie che per la tracciatura dei prodotti lungo il processo di delivery. Uno smart contract è, in sintesi, uno degli elementi chiave della tecnologia blockchain, e che consentono di rendere sicure le negoziazioni tra le parti di una transazione commerciale. Inoltre gli utenti possono accedere in ogni momento a questi dati.
Mercato degli alcolici con Ethereum
Volum è nata un anno fa ed ISBG è la prima azienda ad aver utilizzato la piattaforma nella sua interezza; fino ad ora i maggiori clienti erano società tecnologiche che lavorano nel settore della IoT, in particolare sensoristica industriale ed agricola, e nel controllo della catena di produzione.
Ora la vera sfida è portare la blockchain nel mercato del vino e distillati restando all’interno delle norme che regolano il settore.
Non è facile. Si possono introdurre alcuni processi in blockchain, ma quando intervengono agenzie esterne che devono sovrintendere i processi di registrazione, le transazioni possono essere davvero complicate
(Arnaldo Detres, co-founder di Volum)
La registrazione delle transazioni è ancora un processo molto lento, a causa dei molti punti di controllo, ed il fattore umano non fa altro che rendere più lento tutto il sistema. Occorre quindi iniziare a lavorare direttamente all’interno delle agenzie di controllo.
I funzionari sono di mente aperta, sebbene siano della vecchia scuola. Questo significa che per ogni modifica è necessario un periodo di prova, e questo porta via tempo
(Arnaldo Detres)
In teoria Detres non ha tutti i torti: cambiare un mercato ed i suoi meccanismi non è semplice, e l’inerzia umana è l’ostacolo più rilevante. Blockchain potrebbe migliorare sia le transazioni finanziarie che i processi di tracciatura dei prodotti, dall’origine al cliente finale.
Punti di controllo del mercato del vino e degli alcolici
L’imbottigliamento e l’etichettatura necessitano di attente e complesse procedure per la registrazione dei lotti di bottiglie, con continui controlli di errore. Blockchain nel mercato del vino e degli alcolici potrebbe accelerare tutto il processo. Anche in Italia ci sono alcuni interessanti esperimenti sull’uso della blockchain per la filiera del vino.
Altra attività complessa è l’import ed export di vino ed alcolici, con tutta la sua documentazione che aumenta man mano che il prodotto si sposta nella filiera; in questo caso occorrerà coinvolgere fornitori, distillerie ed importatori per modificare il loro modo di lavorare. Una buona soluzione per costruire una blockchain per il mercato degli alcolici è Ethereum.
È quella che ha scelto Volum, la blockchain pubblica ed open-source sulla quale chiunque può sviluppare la propria applicazione decentralizzata. Alcuni dati sensibili e le transazioni interne invece viaggiano su una piattaforma privata di proprietà di Volum.
ISBG sta usando la filiera di produzione di Besado per fare test iniziando dai produttori di agave, la pianta da cui si distilla la tequila. Tutti i particolari del raccolto della pianta si inseriscono in blockchain, che registra ogni passaggio di trasformazione del prodotto.
Questo comporta anche una stretta collaborazione con aziende fornitrici, come i produttori delle bottiglie ed chi si occupa dei controlli sanitari.
Fino ad ora, blockchain è stata utilizzata quasi esclusivamente nel settore di criptovalute come Bitcoin ed Ethereum, che sono i prodotti più noti che si basano su di essa.
È però arrivato il momento di utilizzare l’algoritmo anche per i movimenti di merce reale, che viene sempre accompagnata da produzione di documentazione ed informazioni; è proprio durante la stesura dei documenti di accompagnamento che vengono generate la maggior parte delle truffe e delle contraffazioni.
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