Che Paul Mabray sia sempre in evoluzione non è una novità, ora ha lanciato una nuova piattaforma digitale per la vendita del vino ed il suo nome è Pix. Come scrive lo stesso Paul nella sua newsletter, sembra una cosa assurda creare una nuova start-up che si occupi di vino proprio in questo periodo. Questa è però proprio la visione di Mabray, ossia andare sempre avanti e progettare e costruire nuove applicazioni per il mercato del vino. E naturalmente sviluppare soluzioni per il DTC, il Direct To Consumer, cioè la vendita diretta.
Il problema della vendita diretta
Pix è nata ad aprile 2020 per rispondere ad alcune domande nella vendita online del vino, ad esempio come potrebbe una piccola azienda vinicola farsi notare da un distributore che non la conosce. O come far fronte alla concorrenza di Amazon. Le considerazioni di Paul sono rivolte soprattutto al mercato online, considerando che poche piattaforme hanno avuto incassi superiori ai 100 M$ nel 2020. Ed inoltre, che solo Wine-Searcher e Cellar-Tracker hanno mantenuto i propri fedeli clienti.
La nuova piattaforma digitale per la vendita del vino nasce dall’esperienza di Emetry, che a sua volta è nata da VinTank e WineDirect, e naturalmente si basa su algoritmi proprietari per l’analisi dei dati di vendita e quelli di acquisto.
La piattaforma digitale Pix
Il problema quindi non è solo mettere online altre bottiglie di vino, ma far incontrare venditori ed acquirenti: questo è quel che fa Pix. Il mercato del vino USA vede un consumo del vino soprattutto off-premise, è dedicato cioè soprattutto alla distribuzione invece che al servizio nei wine bar e nei ristoranti.
Questo probabilmente dipende dal fatto che spesso i ristoranti hanno nelle loro carte etichette di alto prezzo, poco accessibili alla massa di clienti. Al contrario in Italia il consumo del vino avviene molto più on-premise, ossia proprio nei ristoranti che in questo periodo sono stati, e sono ancora, chiusi.
L’aumento quindi del consumo del vino da casa ha fatto sorgere l’esigenza al consumatore di dover conoscere i vini da acquistare, una conoscenza che spesso il cliente non ha. Pix vuole portare il consumatore a trovare il vino desiderato scegliendolo tra oltre 200.000 etichette, quante sono per ora quelle presenti in questa nuova piattaforma digitale per la vendita del vino.
Una piattaforma per scegliere il proprio vino
Chi non è un conoscitore si trova infatti di fronte alla enorme quantità di etichette mostrate nelle piattaforme online; spesso la scelta quindi è difficile. Emetry, l’azienda di cui Paul è il founder e CEO, ha sviluppato sistemi avanzati per l’analisi dei dati; algoritmi che vengono usati da ristoranti, alberghi e altre aziende simili per decidere le loro strategie di marketing.
Ora gli stessi sistemi vengono messi a disposizione direttamente agli utenti, e quindi Pix non può essere considerata come l’ennesima nuova piattaforma digitale per il vino online. Piuttosto dovremo vederla come un sistema dedicato al consumatore per aiutarlo nelle sue scelte, una piattaforma neutrale quindi che non spinga verso una scelta o l’altra. È anche per questo che Pix non prende alcuna commissione dalle vendite, è un buon modo per dimostrarne l’imparzialità.
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