E’ indubbio che oggi il traffico Internet avvenga soprattutto in mobilità, e magari state leggendo questo post proprio dal vostro smartphone, come il 60% di chi utilizza il Web.
I numeri del Web
Nel 2016 il 51% di tutta la spesa per pubblicità è stato usato nel settore digitale, e si prevede che arriverà a superare il 70% nel 2019. La notizia meno bella è che al 70% degli utenti di Internet la pubblicità sullo smartphone non piace.
Altri dati, Google è il motore di ricerca usato per il 90% delle ricerche su Internet e l’89% di chi naviga da mobile lo fa tramite un’app.
Questi numeri dovrebbero essere utilizzati per costruire le proprie strategie di produzione, di vendita e di offerta di nuovi servizi, e questo vale praticamente tutti i tipi di azienda, comprese le imprese che si occupano di vino e di turismo, che invece sono pericolosamente indietro.
Turismo del Vino poco digitale
Tempo addietro avevo fatto una mia piccola indagine su come si presentassero i siti dedicati alle Strade del Vino, osservando come la situazione fosse piuttosto deludente.
Sul sito del Movimento Turismo del Vino sono elencate tutte le regioni italiane, ognuna con la propria mappa su Google, e le cantine associate sono indicate da un segnaposto a forma di calice. Quando però si clicca sul calice, viene mostrata solo una etichetta che rimanda ad una pagina con scarne informazioni sulla cantina stessa.
Da smartphone è impossibile aprire la mappa nell’applicazione Google Maps, e questo limita parecchio le possibilità per andare a fare una visita in azienda usando lo smartphone come navigatore.
Non esiste un sito ufficiale che riporti tutte le strade del vino, dal motore di ricerca si rimanda a link piuttosto sparpagliati, spesso fatti davvero male.
Da poco è stato istituito il Coordinamento nazionale delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori, che spero si metta a lavorare anche sugli aspetti digitali.
Le aziende vinicole sono colpevolmente quasi assenti su Google My Business, un servizio gratuito dove le imprese possono usare le caratteristiche di geolocalizzazione di ogni smartphone per farsi conoscere e ricevere commenti e recensioni da parte dei propri clienti.
Ci sono buoni suggerimenti sul marketing del vino che arrivano da Slawka G. Scarso, che conosce molto bene il settore. Non vi farà male dare uno sguardo.
Insomma, senza dover necessariamente assumere un robot o sposare una Intelligenza Artificiale, si possono fare alcune cose piuttosto interessanti con una spesa tutto sommato contenuta.
4 suggerimenti digitali
Ecco quindi alcuni suggerimenti che potrebbero aiutare anche il settore del Turismo del Vino ad entrare finalmente nel terzo millennio.
1- Mappa sul sito: inserire la mappa nel vostro sito web non è complicato, così chiunque visiterà il vostro sito da smartphone potrà usare la mappa direttamente sul proprio software di navigazione per venirvi a trovare. Ed usate le schede di Google My Business.
2- Responsive: il vostro sito deve essere ben navigabile da dispositivo mobile, smartphone o tablet che sia. Un turista non va in giro con il pc appresso, ma col telefonino.
3- App: il traffico Internet proviene per il 57% da dispositivi mobile, e di questi utenti il 30% utilizza una app per fare quel che desidera, piuttosto che il browser. Quindi, fatevi fare una app e convincete i visitatori a scaricarla.
4- e-mail: Quando arriva qualche visitatore, fatevi dare la sua email e inviategli un breve questionario su come vi ha conosciuti, se si sono fermati nei dintorni per più di un giorno o sono solo turisti occasionali. Avrete più informazioni da parte dei vostri clienti, ed aumenterete il numero di contatti.
Le piattaforme digitali hanno senza dubbio modificato il modo di fare qualunque cosa, da almeno dieci anni.
Non si tratta solo di comprare online, prima viene il momento decisionale, ossia cosa comprare, che servizio acquistare, dove andare in vacanza, ed è qui che dovrete catturare il vostro prossimo cliente.
E’ quasi passato il momento in cui stabilire la propria strategia digitale, tra qualche tempo chi non ha saputo rinnovarsi in questi anni rischia di trovarsi ai margini del mercato, a tutto vantaggio delle grandi piattaforme.
One thought on “Mappe dei vini e Turismo Digitale”