Come in ogni settore, il 2020 ha accelerato l’uso della tecnologia mobile e questa accelerazione sta spostando in modo definitivo il nostro modo di vendere, comprare e fare tante altre cose; il rapporto di Liv-ex del 9 marzo non per niente è intitolato The Wine Business of Tomorrow. Fornisce interessanti indicazioni per le strategie digitali del wine business prendendo i modelli correnti e mostrando come cambiano grazie alle tecnologie innovative.
Il disruption point del vino
La pandemia Covid-19 ha trasformato i comportamenti di acquisto dei consumatori, ed anche i più ritrosi ormai usano normalmente app come Amazon, Yoox, o Yelp. Acquistano beni e servizi, tra cui naturalmente cibo e vino, e tutto questo ha anche dato origine a servizi digitali legati al Food&Beverage. Ormai anche sui mezzi di informazione main stream si parla di start-up dedicate al vino, app di vino digitale, vendite online in aumento e degustazioni virtuali; è un vero e proprio punto di disruption che indica il livello che l’industria del vino sta raggiungendo grazie a questo cambiamento. L’innovazione è ovunque e una rivoluzione digitale sta investendo le aziende vinicole tradizionali.
La maggior parte degli eventi potrebbe ricominciare quest’anno, e molti esperti prevedono picchi nel consumo di vino come quelli degli anni del dopoguerra. Combinando i cambiamenti tecnologici e il previsto boom delle vendite, il rapporto di Liv-ex è stato pubblicato per aiutare le aziende vinicole a sfruttare al meglio queste opportunità. L’unico problema quindi è quello di sbloccare tutto questo potenziale mostrando non solo che i modelli di business dell’industria del vino dovranno cambiare, ma mostrando anche come. Naturalmente queste strategie digitali del wine business sono solo una indicazione, che poi ogni azienda vinicola o stakeholder della wine industry dovrà adattare alle proprie esigenze e dimensioni. E l’innovazione digitale può anche portare verso strade inusuali, come scrivevo anche in questo post.
Al rapporto di Liv-Ex hanno contribuito diversi esperti del settore, come Richard Siddle (The Buyer), Robert Joseph (Wine Consultant), Nick Martin (Wine Owners), e James Miles (Liv-ex). I punti fondamentali del report sono:
- Come le aziende vinicole possono stare al passo con i cambiamenti senza essere sopraffatte
- Quali tecnologie sono disponibili e più adatte a specifici modelli di business
- In che modo gli attuali modelli di business possono essere ripensati online
Inoltre sono presenti alcuni Case study su aziende vinicole che si sono adattate e hanno trovato successo
Le innovazioni tecnologiche stanno consentendo alle aziende di diventare più redditizie ed efficienti; inoltre forniscono alle aziende il modo di migliorare la propria immagine e generare esperienze utente migliori attorno ai loro prodotti, aumentando il coinvolgimento dei clienti. Il commercio del vino potrebbe non diventare mai completamente digitale; però questi nuovi modelli di business ibridi combinano il commercio del vino con il business del vino di domani.
Cambia il consumatore, cambia il modello
Un modello di business, la strategia aziendale, possono cambiare per molti motivi naturalmente, ma in questo caso è cambiato l’attore fondamentale di ogni azienda, ossia il consumatore. La Silicon Valley Bank, da cui provengono i dati qui sotto, prevede che entro tre anni il commercio online degli alcolici raggiungerà i 40 miliardi di $.
È probabile quindi che stiamo entrando nell’età d’oro del vino digitale. Come scrive Richard Siddle:
…i consumatori oggi sono incredibilmente esperti di digitale. Sanno cosa vogliono e cosa non vogliono. Le loro aspettative sono aumentate enormemente. Amazon Prime è ora il loro punto di riferimento e si stupiscono se il tuo modello di business non è comparabile
Questo significa offrire varietà di prodotti, prezzi equi e pagamenti rapidi, mentre il modello crea liquidità di mercato consentendo a venditori e consumatori di monetizzare il proprio vino in modo rapido ed efficiente. Tra i problemi che il report sottolinea, c’è quello dello stoccaggio dei vini. Un wine shop, un’enoteca, un supermercato, hanno bisogno di acquistare i vini che hanno sugli scaffali ed aspettare che vengano comprati. Dipende molto dalla bravura del negoziante che riesce ad individuare il vino giusto per il consumatore giusto. Questo però significa anche dover disporre di capitali e di spazio per il magazzino.
Pro e contro del mercato online
Uno shop online al contrario, può permettersi di mettere nella propria vetrina tutti i vini che vuole, semplicemente facendo un accordo con il produttore. I vini resteranno nella cantina dell’azienda vinicola fino al momento in cui il pick-up non li prende per consegnarli al cliente finale. Un negozio fisico non può avere tutti i vini, e per forza di cosa dovrà accontentare solo una parte dei potenziali clienti; un negozio online non ha, teoricamente, queste limitazioni. Basta fare il confronto con la quantità di vini nello shop online di Tannico o di Vivino, ad esempio.
Poiché non c’è niente di gratuito, il prezzo da pagare è avere un perfezionato database dei propri vini basato su una attenta catalogazione, come ad esempio LWIN di Liv-Ex. E soprattutto un sistema di gestione del cliente, un CMS, che consenta di presentare le offerte giuste ai propri clienti. Diciamo che in questo modo, l’abilità e la conoscenza del venditore viene spostata sulla bontà dell’algoritmo; e questo sarà uno dei settori che più si evolveranno nei prossimi anni.
Quindi, se da una parte si potrà continuare a vendere offline come si è sempre fatto, le strategie digitali del wine business cambieranno velocemente il modo di acquistare, adeguandosi al consumatore ed alle sue esigenze.
Il modello di business del vino del futuro ha altre opportunità da cogliere nel settore del delivery e della comunicazione. Secondo Robert Joseph l’investimento in una tecnologia nuova e più moderna è una testimonianza del potenziale futuro del vino online.
Vedremo molte più piattaforme evolversi nel tempo … Sembra logico che ci sarà un movimento tra le aziende di vendita e marketing e quelle che si occupano di acquisto ed approvvigionamento
Diversi modelli di business ora dispongono degli strumenti che possono consentire loro di innovare. E mentre il commercio del vino potrebbe non essere mai completamente digitale, le aziende vinicole adesso possono scegliere di seguire le nuove strategie digitali del wine business.
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