Nonostante un anno trascorso in Rete, dallo studio alla spesa al lavoro, di strade del vino in digitale sembra che in Italia ancora non se ne parli.
Strade del Vino, difficile trovarle sul web
Per avere un elenco delle strade e preparare un percorso enoturistico, ad esempio, non esiste un unico punto da dove iniziare. Il sito del Movimento Strade del Vino riporta semplicemente un elenco non completo di cantine di una certa regione. Non si parla delle Strade del Vino in quanto tali ed il sito web sembra rimasto ai primi anni 2000, ad essere buoni. Speravo di trovare un elenco delle strade o almeno di percorsi, ma non c’è nulla di tutto questo, almeno niente di utilizzabile.
Smartphone, questo sconosciuto dell’enoturismo
Il sito web non è fruibile comodamente da smartphone, e si trovano delle mappe di Google Maps solo nella versione desktop, una cosa piuttosto inutile direi. Averle sulla versione mobile sarebbe certo la cosa migliore. Le cantine elencate inoltre riportano informazioni poco utilizzabili, perché fruibili solo da desktop.
Ci sono elenchi di musei o di attrazioni locali, anche se di una cantina dei Castelli Romani ho trovato come attrazione la Stazione Termini, a Roma. La mappa che compare, anche su smartphone, non è utilizzabile come navigatore, il che la rende, come dire, inutile.
A questo punto il fatto che il sito è in http è un fattore di secondaria importanza. Avere delle strade del vino in digitale sembra quindi ancora un desiderio non realizzato, ed il rischio è che l’enoturismo non riesca a fornire i servizi che i viaggiatori si aspettano. È importante rendersi conto che il 2020 ha fatto nascere alcune consapevolezze nei consumatori; è indubbio l’aumento degli strumenti digitali per fare praticamente tutto, dal lavoro alla scuola, dalla spesa ai contatti sociali.
Gli acquisti online sono aumentati a tre cifre, mentre vacanze e trasporti sono ormai anni che vengono organizzati grazie alle varie app. Chi manca all’appello è il turismo del vino, uno dei simboli del Made in Italy che, come molti altri simboli, è rimasto solo come simbolo.
L’enoturismo si dimentica del digitale
Con un po’ di ricerche si riesce a capire che in Italia ci sono circa 150 strade del vino, istituite con la legge 268 del 27 luglio 1999; è una legge di soli 5 articoli che praticamente demanda agli enti locali, Regioni e Provincie, la creazione dei percorsi. Il comma 2 dell’articolo 1 dice:
Le “strade del vino” sono percorsi segnalati e pubblicizzati con appositi cartelli, lungo i quali insistono valori naturali, culturali e ambientali, vigneti e cantine di aziende agricole singole o
associate aperte al pubblico; esse costituiscono strumento attraverso il quale i territori vinicoli e le relative produzioni possono essere divulgati, commercializzati e fruiti in forma di offerta turistica.
Volendo quindi avere un elenco delle strade del vino in digitale di una certa regione, occorrerà andare sul sito web regionale e cercarle lì dentro.
Elenchi diversi da Assovini…
Prendiamo ad esempio il Lazio, dove abito io. Cercando un po’ si arriva ad un regolamento risalente al 2002 che disciplina le caratteristiche di una strada del vino. Bene, ma un elenco non c’è.Sul sito della Regione Lazio, nemmeno. Sul sito di Assovini, Associazione Nazionale Produttori Vinicoli e Turismo del Vino, trova che, per il Lazio, queste sono le Strade del Vino riconosciute:
- Strada dell’olio, del vino e del prodotto tipico della Tuscia
- Strada del Vino della Teverina
- Strada del vino Cesanese
- Strada dei vini dell’Alta Tuscia
- Strada dei Vini dei Castelli Romani
- Strada del vino DOCG Frascati Superiore
- Strada del vino IGT Lazio
- Strada del vino DOC Frascati
- Strada del vino DOCG Cannellino di Frascati
… a quello della Regione Lazio
Già vediamo qualcosa che non torna, perchè ad esempio ci sono tre strade del vino di Frascati ed una generica IGT Lazio. Ma andiamo a vedere i vari siti web di ognuna di queste. Facendo una ricerca più accurata, si trova finalmente un documento della Regione Lazio, una brochure turistica, in cui sono indicate queste Strade del Vino:
- Strada del Vino della Teverina
- Strada dei Vini dei Castelli Romani
- Strada del Vino Cesanese
- Strada del Vino, dell’Olio e dei Prodotti tipici della Terra di San Benedetto
- Strada del Vino – Terra del Cesanese di Olevano Romano
- Strada del Vino e dei Prodotti Tipici delle Terre Etrusco Romane
- Strada del Vino, dell’Olio e dei Sapori della Provincia di Latina
Trovare i relativi siti web diventa quasi un’impresa: immaginatevi di essere un turista americano, o tedesco, che vuole fare una vacanza vinicola nel Lazio. Non avrebbe la minima possibilità di trovare qualcosa di utilizzabile.
Analisi veloce di una strada del vino in digitale
Ne ho presa ad esempio una, la Strada dei vini dei Castelli Romani, una zona ben conosciuta anche dai turisti stranieri.
Il sito è in http, non è usabile da smartphone ed ha una grafica tipo anni ’90. Il registrant è Azienda Romana Mercati, oggi AgroCamera, azienda speciale della Camera di Commercio di Roma per lo sviluppo e la promozione del sistema agroalimentare. La parte tecnica è gestita da Unidata.
Vengono proposti alcuni itinerari dove però non si parla di vino ma solo di luoghi archeologici, artistici, musei, panorami. Tutte cose bellissime, per carità, ma se si chiama Strada dei vini almeno un accenno sarebbe stato gradito. Invece non ci sono indicazioni di cantine, di uve tipiche, niente di tutto questo. Ovviamente c’è una cartina geografica, assolutamente inutile. Naturalmente un solo sito non fa statistica, però…
Un anno sprecato
Diciamo perà che con queste premesse non mi aspetto niente di buono nemmeno per le altre strade del vino in digitale. Come sempre, tutti a parlare della perdita nel turismo, le visite in cantina che si sono praticamente annullate; nel 2020 sarebbe stata una buona idea preparare ‘almeno’ il sito web per essere presentabile e invitante per il turista, interno o estero. Spero di sbagliarmi, e quindi continuerò a verificare anche gli altri.
Nell’attesa della ripartenza di quest’anno, sperando di poter ricominciare a viaggiare serenamente, anche i percorsi enoturistici dovrebbero iniziare a prepararsi. Eppure, quando si cerca la frase ‘strade del vino’ su Google, compaiono siti diversi delle varie strade, così diventa complicato preparare una vacanza.