Se ricordate, un paio di mesi fa la banca della Silicon Valley è andata in bancarotta, e il mondo del vino si era domandato cosa sarebbe successo a SVB Wine, la divisione dedicata al mercato del vino.
SVB Wine, creata da Rob McMillan, pubblica da vent’anni un report sullo stato del vino negli USA, uno dei più quotati e valutati dai produttori di vino americani. Dopo il crash, che ho riportato qui, le aziende vinicole della California si sono chieste cosa sarebbe successo ai loro finanziamenti. SVB Wine infatti era la divisione che per SVB si è sempre occupata di finanziare i progetti delle cantine californiane. Ora i loro progetti potranno continuare? Come saranno finanziati? Ed anche, il report verrà ancora pubblicato?
In un post sul suo blog, Rob McMillan stesso ha cercato di assicurare i produttori sul futuro dei loro investimenti e finanziamenti. Vediamo allora cosa dice, punto per punto.
Poteva finire peggio
Secondo l’ex VP di SVB Wine, dopo la chiusura della banca per la divisione vino c’erano alcune possibilità. Poteva essere venduta ad un’altra banca, essere assorbita e perdere autonomia.
Oppure era possibile che sarebbe stata suddivisa in piccoli pezzi per ripianare i prestiti.
La nuova proprietà, la First Citizen Bank, ha invece mostrato di voler continuare il lavoro di SVB Wine mantenendo il know how acquisito in 30 anni nel settore del vino. E quindi, secondo McMillan, poteva davvero finire molto peggio, visto che tutti i dipendenti sono rimasti al loro posto e non hanno perso nemmeno un cliente. Sono anche aumentati i prestiti erogati.
Lo stato di SVB Wine
Inoltre, spiega McMillan, la SVB tecnicamente non è andata in bancarotta; è fallita la holding, ossia SVB Financial Group, ed è stata SVB FG a presentare istanza di bancarotta. Sono tecnicismi, è vero, ma l’economia vive di tecnicismi.
I miei biglietti da visita non sono cambiati e ho due buste paga, quindi dobbiamo essere in affari!
Rob McMillan sul suo blog
Lo stesso McMillan tiene a precisare che lui non ha lasciato SVB e non ne ha mai nemmeno avuta l’intenzione. La nuova proprietà, First Citizens Bank, ha preferito lasciare al suo posto il Vice President che ha gestito SVB Wine per 32 anni.
Il post è teso a mostrare che la SVB è ancora una banca solida, e che il problema non è stato dovuto a crediti inesigibili, ma ad una corsa agli sportelli. Non dice però che questa corsa è nata dopo scelte sbagliate da parte del management della banca, ossia l’acquisto di quasi 100 miliardi di titoli del tesoro a 10 anni in un momento di rialzo degli interessi. È però vero che la banca non deve mettere a posto qualche problema dovuto ai prestiti, e quindi non c’è da preoccuparsi. Così almeno dice lui.
Il report sul DtC del vino negli USA
Ed infine, anche quest’anno ci sarà il consueto report sullo stato del vino negli Stati Uniti, costruito sul sondaggio che SVB Wine invia annualmente alle aziende vinicole americane.
The 2023 DtC survey is now open and will close May 17th. I hope you will join the other 800 – 1,200 U.S. wineries and avail yourself of this opportunity.
dal blog di Rob McMillan
I finanziamenti quindi non sono bloccati, ne sono stati aperti altri e anche nel 2023 ci sarà il report sul DtC degli USA. Era abbastanza normale che la nuova proprietà non avrebbe fatto molti stravolgimenti, confermando come ha detto McMillan che non c’erano debiti da ripianare. Sarà però interessante vedere cosa accadrà nel 2024, quando anche FCB si sarà resa conto quanto il settore è remunerativo.
Credit: immagine generata con Midjourney: ‘A robot working in a Silicon Valley vineyard, summer afternoon light‘