Il target del mercato del vino, ma in realtà di qualunque mercato, sono i Millennials, le persone nate negli anni ’90, e le strategie di marketing devono tenerne conto.
Hanno un modo di vivere diverso da quello della generazione precedente, più dinamico, connesso, flessibili per necessità più che per scelta.
Soprattutto sono più attenti alle novità tecnologiche, le usano e sono interessati a chi le utilizza, le conoscono e sanno come funzionano i nuovi mezzi di comunicazione e gli strumenti digitali a disposizione di appassionati, produttori ed operatori dell’industria del vino.
Sono praticamente sempre connessi, ed usano Internet dal loro smartphone.
Dunque, ecco 5 tendenze digitali destinate a orientare le strategie di marketing digitale del vino.
1 – Vendita diretta
I canali DTC, Direct-To-Consumer, sono la realizzazione di quella che si chiama disintermediazione, ossia la possibilità di saltare a piè pari la filiera commerciale per arrivare direttamente all’azienda vinicola. App e piattaforme web ormai consentono non solo di acquistare, ma anche di scegliere il vino secondo parametri del proprio gusto, degli abbinamenti con una cena, dell’occasione. Nei soli USA il mercato DTC del vino ha aumentato il proprio valore del 22%, da 395 M$ a 481 M$, ed il 60% del volume è determinato da piccole e medie cantine vinicole, ossia la maggioranza delle aziende vinicole in Italia.
2 – Mercato mirato
L’acquisto online, la ricerca, le interazioni social con gli account dedicati al vino, offrono una grande opportunità per comprendere le tendenze dei Millennials (ma non solo) verso vino e distillati. I dati si possono poi dividere per settori geografici, per orari di visualizzazione, di acquisto e abitudini di consumo. Queste sono tutte metriche che consentono di impostare una campagna di marketing adatta praticamente ad ogni esigenza.
3 – Il vino social
I punti precedenti implicano che l’azienda vinicola sia presente sui mezzi di comunicazione interattivi, ossia i social come YouTube o Instagram.
Video e Stories sul proprio vino coinvolgono molto più di una bella recensione su un blog, è più immediata, viene ricordata meglio. I social hanno inoltre la caratteristica di inviare notifiche sullo smartphone del cliente quando viene pubblicata una nuova foto o un nuovo video. Si lega così il wine lover al proprio brand, il fulcro di ogni strategia digitale di marketing.
4 – Mappe digitali e monitoraggio del vigneto
Diminuire l’uso di fertilizzanti e trattamenti porta ad avere un prodotto finale più sano, una ottima leva da usare nella propria comunicazione con il cliente; ed inoltre fa risparmiare un bel po’ di soldi al produttore. Lo studio dei parametri di salute del vigneto, fatto nell’arco di pochi anni, fornisce una buona immagine dinamica sulle evoluzioni possibili del vino prodotto. Quindi aiutando il vignaiolo a compiere le giuste scelte in vigna ed in cantina.
5 – Controllo digitale del trasporto
Si stanno moltiplicando ormai le soluzioni che aiutano il trasportatore nel difficile compito di consegnare integre le bottiglie; non mi riferisco solo all’imballaggio, ma soprattutto al vino contenuto. Tenere sotto controllo i parametri di temperatura, umidità, sballottamento delle bottiglie, fornisce al produttore e al cliente finale un certificato di integrità di trasporto.
È il plus che serve per emergere nel complesso mondo del trasporto vinicolo.
Interessante articolo.
Per quanto concerne il punto 5, a nostro avviso potrebbe essere solo ed esclusivamente appannaggio dei vini di un certo import, in quanto le attuali tecnologie di controllo remoto ( ad esempio si veda https://seeyourbox.com/ con cui stiamo verificando delle partnership) hanno un costo troppo elevato per la spedizione collo singolo.
Vero, non tutte le soluzioni sono adatte a tutti. Quello che mi dici merita un approfondimento. Grazie del tuo passaggio su Web in Vigna.