Forse la parola agricoltura 4.0 inizia ad avere davvero un senso, ed è il passo nella giusta direzione. La formazione di professionisti con competenze in agricoltura e in ingegneria è condizione necessaria. Non anche sufficiente, naturalmente, ma è un primo passo.
Come spiega il quotidiano online Linkiesta in questo post, l’Università del Molise ha avviato un master di II livello indirizzato ad unire le varie competenze. In collaborazione con Adecco Formazione, Mylia e Modis Consulting, il corso di due anni vuole rendere l’agricoltura 4.0 un veicolo di crescita. Potete trovare le informazioni sul sito dell’Università del Molise.
L’agricoltura, dalla precisione al 4.0
Non è solo agricoltura di precisione, ma un uso intelligente delle tecnologie, soprattutto informatiche e digitali. Monitoraggio delle coltivazioni, robot per l’automazione del lavoro, uso accorto dell’irrigazione. Se volete saperne di più, potete leggere anche questo post. Secondo l’Osservatorio AgriFood del Politecnico di Milano, negli ultimi tre anni il settore dell’agritech è cresciuto davvero in modo esponenziale. E la proroga del programma Agricoltura 4.0 è una buona opportunità per l’agrotech.
Le tecnologie digitali stanno trasformando il panorama agricolo in molti Paesi, come l’Australia o la California. ma anche in Italia sono diventate un volano per il settore. Dal lavoro fisico all’organizzazione dei processi aziendali, dal controllo delle spedizioni alla vendita dei propri prodotti, tutti questi settori possono essere migliorati. Gli specialisti che questo master vuole formare dovranno fare proprio questo lavoro.
Yanmar nel segno dell'agricoltura 4.0 https://t.co/2cgyi8Snsm
— AgroNotizie (@agronotizie) July 30, 2020
La gestione dell’agricoltura sarà diversa nei prossimi anni, anzi sta già diventando diversa. Sensori, robot e trattori a guida autonoma, possono diventare la normalità. Analogamente accelera l’uso di sensori di temperatura e immagini digitali, anche via satellite. Il risparmio di risorse, dall’acqua ai trattamenti fitosanitari, è uno degli obiettivi di Agricoltura 4.0.
Anche la scelta della sede del master è un fatto positivo. La natura agricola del Sud Italia può in questo modo fare un salto in avanti, ponendosi all’avanguardia nel settore agritech. Basti pensare a tutto il terziario avanzato che potrebbe trarne giovamento. Altri passi sono necessari: altre Università che seguano l’esempio di Unimolise e investimenti in infrastrutture.