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La trasformazione digitale di Majestic Wine

Nel 2015 uno dei maggiori distributori di vino, Majestic Wine, acquisì Naked Wine, rivenditore presente esclusivamente online. Fu un’operazione che costò circa 70 milioni di sterline, ma il suo scopo non era quello di eliminare un pericoloso concorrente; al contrario, l’idea era quella di utilizzare le competenze di Naked Wine per velocizzare la propria trasformazione digitale.

Fusione tra vino analogico e vino digitale

In questo modo, Majestic Wine ha migliorato il database dei propri clienti, creando una base di sottoscrittori ricorrenti ed utilizzando le tecnologie in cloud per ottimizzare i costi.

La tecnologia non è mai stata vista come un mezzo per migliorare il proprio business, per le aziende di rivendita, ma l’ultimo decennio ha mostrato il contrario. Naked Wine ha iniziato direttamente online, sviluppando un servizio clienti per risolvere i problemi nella vendita e nella consegna, e soprattutto utilizzando da subito i sistemi di Amazon Web Services per l’elaborazione dei dati e naturalmente lo storage.

Al contrario, Majestic Wine puntava tutta la sua tecnologia su sistemi basati su mainframe IBM, una architettura completamente differente, quindi la transizione sembrava piuttosto complessa.

Nei primi tre mesi l’attuale direttore IT di Majestic, Rob Kay, è praticamente vissuto nel reparto IT di Naked Wine, studiando il modo di far convergere le due tecnologie.

Una delle prime attività è stata portare il database dei clienti di Majestic nei sistemi di Naked Wine, creando così un CRM, Customer Relationship Management, un sistema di gestione dei clienti costruito secondo parametri più moderni. Negli ultimi tre anni il processo di migrazione del database degli utenti è continuato, portando tutto il proprio business all’interno del sistema di e-commerce di Naked Wine.

La migrazione ha portato indubbi benefici. Eravamo ostacolati dalla tecnologia di Majestic tre anni fa, perché eravamo incapaci di muoverci velocemente. (Rob Kay, da ComputerWeekly)

Il processo, dopo quattro anni, ancora non è finito, ma è in via di completamento. Quali risultati ha ottenuto Majestic Wine da questa trasformazione?

Gestire il winelover digitale

Spostare la propria tecnologia da un datacenter proprio ad un sistema in cloud gestito da Amazon ha consentito di liberare risorse per dedicarle allo sviluppo del software. Inoltre, hanno potuto approfittare della potenza di calcolo per l’analisi dei dati di vendita e le abitudini dei loro clienti; proporre il vino giusto al cliente giusto è esattamente quello che fa ogni bravo negoziante in ogni enoteca.

Le due aziende hanno continuato ad avere i propri canali di vendita, online ed offline: quest’ultimo ha approfittato della tecnologia per aumentare l’appeal dei vini offerti nel proprio catalogo, mentre il primo ha potuto accedere a risorse tecnologiche come il machine learning e l’analisi basata sui Big Data.

Le trasformazioni tecnologiche non sono sempre facili, anzi. Sono necessari coraggio e capitali per poterle attuare: tuttavia, con le possibilità che i grandi player digitali oggi offrono, anche le aziende più piccole potrebbero trarre vantaggio dal portare il proprio business da analogico a digitale.

(Photo by Chris Lawton on Unsplash)

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