In attesa di ripartire ufficialmente con la fiera, l’anno prossimo ad aprile come ho scritto qui, nasce la piattaforma digitale Vinitaly Plus, accessibile sia da web che da smartphone. È stata presentata il 27 marzo, in occasione del webinar “Digital export per il settore agroalimentare” organizzato da Camera di Commercio delle Marche e l’agenzia ICE; a tenerla a battesimo sono stati Gianni Bruno, exhibition manager Vinitaly, e GianPaola Pedretti responsabile sviluppo business di Veronafiere.
Come funziona Vinitaly Plus
In Vinitaly Plus trova posto un marketplace ed un sistema per collegarsi con i produttori già in elenco, e sarà anche il punto di accesso per gli eventi online. Dal giorno del lancio della piattaforma digitale Vinitaly Plus, sono già 3500 le aziende che hanno aderito, per oltre 15.000 etichette presenti a listino; di queste, oltre 2900 sono a denominazione d’origine, IGP compresa. Multilingue, il sistema consentirà di trovare il produttore più adatto per i gusti e le esigenze di operatori di mercato o semplici consumatori, e connettersi direttamente con la cantina.
La ricerca è davvero semplice, basta inserire la regione o il nome del produttore e si arriva alla vetrina dell’azienda, con le bottiglie e le schede tecniche. Non è presente la ricerca per tipologia di vino. Ci sono naturalmente tutti i riferimenti dell’azienda ed è compreso un modulo di contatto, direttamente dalla piattaforma. C’è anche il pulsante di chat, ma o non è ancora attivo o funziona solo con alcune aziende; su quelle che ho provato io, una decina, l’opzione era disattivata.
La registrazione è ovviamente gratuita anche in versione Premium, dedicata ai professionisti, e consente di aggiungere contatti e partecipare alle chat con i produttori.
Vinitaly Plus non è una piattaforma per una fiera digitale di qualche giorno. È un marketplace molto orientato all’utente professionale, e alla community dei professionisti del vino, produttori, acquirenti e operatori. Ma è ovviamente visibile anche dal consumatore finale (GianPaola Pedretti responsabile sviluppo business di Veronafiere, Ansa)
Lo spostamento della fiera al prossimo anno non è stata semplice, due anni senza la più importante fiera vinicola europea sono tanti. Oltre all’indotto per la città di Verona, sono stati bruscamente interrotti i contatti fra produttori e distributori, clienti o anche semplici appassionati del vino. Le degustazioni online e l’attività sui social naturalmente non possono sostituire quello che è una parte fondamentale del commercio vinicolo, il contatto umano.
Guidare la trasformazione digitale del vino
Come scritto più volte, l’utilizzo dei sistemi di comunicazione online, tra cui Zoom naturalmente, ha consentito anche alle aziende più piccole e con meno mezzi economici di contattare importatori internazionali direttamente. Se questo sia avvenuto davvero, e con quali risultati, non è ancora un dato conosciuto. Ma certo avere a disposizione la piattaforma digitale Vinitaly Plus potrà dare uno slancio ulteriore all’uso di questi canali al mondo del vino.
Non basta però avere a disposizione la tecnologia, ma occorre anche guidare nel suo uso, coinvolgere produttori e distributori; il compito di Vinitaly quindi non è finito con l’introduzione del sistema digitale, anzi inizia da qui. Ma è anche compito di chi fa divulgazione tecnologica, di chi ha le competenze necessarie, guidare il mondo del vino verso una trasformazione digitale che ormai è piombata addosso a tutti noi.