Avevo già intervistato Mattia chiedendogli di Wenda, azienda innovativa che si occupa di sistemi di tracciatura digitale per il vino. Mattia è il Direttore delle Operazioni dell’azienda. Qualche mese fa, come potete vedere qui sotto, l’ho intervistato per il podcast.
Wenda ha iniziato con un piccolo dispositivo da applicare sulla bottiglia e che tiene traccia delle condizioni ambientali, quindi temperatura, posizione, umidità ambientale e altro. Potete leggere la prima intervista di quattro anni fa in questo post. L’intervista sul podcast, di qualche mese fa, potete invece ascoltarla direttamente qui, oppure su iTunes o su Spotify.
Gestione di tutta la filiera del vino
Naturalmente ora Wenda, che da startup è diventata PMI innovativa, si è evoluta, mettendo a frutto la propria tecnologia anche nel settore del cibo.
Il vino non ha obblighi stringenti di tracciabilità e rintracciabilità come l’alimentare, ma ha la necessità di tenere sotto controllo ad esempio la temperatura. Quindi siamo partiti da lì e abbiamo visto alcune criticità nell’usare solo un dispositivo di tracciabilità. Oggi ci sono molti device simili sul mercato, quindi abbiamo pensato di spostarci sul cloud per controllare tutto il processo della supply chain a partire dai dati di tracciatura.
La validità delle loro soluzioni nel campo di tracciabilità digitale per il vino ha consentito loro di entrare nel progetto europeo Beverage Integrity Tracking, all’interno di Horizon 2020. Qui gestiscono da remoto alcune cantine vinicole per il controllo di tutta la catena e mettere poi in contatto l’azienda vinicola con il consumatore finale o con il retailer.
Il concetto alla base è proprio il controllo di tutte le fasi del processo, con un grande risparmio di costi e di tempo nella risoluzione di problemi. Il controllo della temperatura quindi è fondamentale, e soprattutto per sapere dove esattamente si sia verificato il problema. Questo è, fondamentalmente, un monitoraggio end-to-end di tutta la supply chain.
Tracciatura digitale della filiera del vino
Naturalmente i dati di tracciatura, dalla cantina al retailer o al wine bar, hanno anche una grande importanza nel marketing. I dati, nella soluzione di Wenda, sono aggregati, quindi ancora non è possibile avere l’informazione puntuale sul consumatore. Per ora il focus è sulla logistica e dunque la qualità del prodotto.
Uno degli step intermedi che stiamo facendo è lavorare sulle assicurazioni, ossia capire se il controllo delle informazioni possa aiutare a migliorare, per i clienti, i contratti e quindi i premi assicurativi
I produttori, le aziende vinicole, hanno comunque preso bene le innovazioni tecnologiche; a patto, spiega Mattia, di mostrare i benefici della tecnologia più che la tecnologia stessa. Le aziende vinicole si stanno convincendo anche a tenere sotto controllo parti della catena di distribuzione che fino ad ora non governavano. L’etichetta sulla bottiglia però è la loro, e quindi mostrare che il cliente conosce il produttore e non certo il trasportatore o il grossista è la mossa giusta per il loro lavoro.
Gli intoppi principali sono indubbiamente nelle fasi di spedizione o di stoccaggio; dal camion al container, che spesso non è refrigerato, questi sono i punti più critici.
I problemi delle filiere spesso sono conosciuti ma non risolti, in parte per una sorta di inerzia che fa resistere al cambiamento, in parte perché i componenti della filiera si conoscono da molto tempo. Questo può portare ad una sorta di rassegnazione all’esistenza dei problemi, mettendo in conto ad esempio una percentuale di prodotto non vendibile. Il sistema di distribuzione invece avrebbe tanto da guadagnare usando sistemi di tracciatura digitale per il vino e per l’alimentare.
In questo i paesi del Nuovo Mondo possono essere avvantaggiati; non godendo della storia e della tradizione italiane, hanno nella tecnologia digitale i loro punti di forza. Fortunatamente il Made in Italy è un marchio che nel cibo e nel vino soprattutto è ancora forte; un sistema digitale di tracciatura del vino porterebbe il settore a livelli ancora più alti.
Potete ascoltare l’intervista completa direttamente da qui.
Gentilissimo,
alla luce di vari articoli che ho letto sul vostro blog, sto eseguendo una doppia ricerca:
1) ricerca di soluzioni anticontraffazione per un brand italiano che necessita di certificare ca. 67mila bottiglie che esporta in Cina e US e obiettivo di costo 0,2-0,3€/bottiglia.
Ho identificato varie soluzioni: Tecnologia NFC (sembra essere la più sicura ad oggi, giusto?) ; Tunnel HF (per apporre delle alte frequenze al packaging); Fiber tracker; Bubble Card; Sigilli di sicurezza (con possibilità di inserire il TAG interno all’etichetta); Blockchain (dunque autenticazione della supply chain, ma non della autenticità della bottiglia); Bollini anticontrattazione (Es. QR Code). Quali sono, secondo lei, allo stato dell’arte tecnologico, le 3 soluzioni migliori?
2) ricerca di sensori per la spedizione che rilevino temperatura, umidità, … e anche il movimento (mi spiego: ricerco una soluzione che permetta di analizzare anche il movimento delle mareggiate causate dalle onde del mare, esiste?).
Tutto questo dovrebbe essere gestibile da remoto.
Ciao Federico
1) visto il budget direi che sia QRCode che TAG NFC siano una buona soluzione; anche le bubble card di Prooftag mi sembrano una buona soluzione, credo che l’ordine minimo sia di 25mila ma non ci metto la mano sul fuoco. Per i prezzi dovrai chiedere direttamente a loro, ne hanno di diversi modelli e dimensioni. Non dimenticare di mettere una etichetta anche sul bancale che contiene le casse, e facci scrivere i numeri dei tag delle bottiglie contenute (basta il primo e l’ultimo, se lo stoccaggio avviene correttamente), così le bottiglie si tracciano più facilmente.
2) per i sensori puoi direttamente chiedere a Wenda, hanno sicuramente la soluzione; per queste esigenze forse ne basta uno per ogni gruppo di pallet legati assieme. Se identifichi per ogni bottiglia il pallet che la contiene, in caso di contestazioni hai un tracciamento migliore.
spero di essere stato esaustivo, in caso contattami. E grazie per essere passato sul blog!