La tecnologia sta avendo profondi impatti sui sistemi di produzione e sul marketing, ma nonostante il giro d’affari sia superiore ai 300 miliardi l’anno (Dollari o Euro, più o meno siamo là), per il vino la penetrazione dell’innovazione digitale sembra faticare.
Tecnologia esponenziale, vino lineare
Paesi con una più giovane esperienza enologica, come Australia e Nuova Zelanda, stanno procedendo a passi da gigante, mentre sia l’Europa che gli Stati Uniti paiono restii a lanciarsi nei nuovi mercati digitali, forse troppo legati ad una vera o immaginaria tradizione enoica.
Usare un’app per prenotare una visita in cantina o un dispositivo elettronico per tracciare il tragitto del pallet dall’azienda al cliente finale, può invece dare alla bottiglia un valore aggiunto, come la certezza di qualità e originalità del vino, la comodità di gestione nella cantina di un ristorante stellato, o la creazione di una community attorno al proprio brand.
Ricordate quando il latte era venduto nelle confezioni di tetrapack a forma di piramide? Il suo stoccaggio, soprattutto nel frigorifero di casa, era problematico a causa proprio della forma del contenitore.
L’uso del contenitore a forma di parallelepipedo, ha migliorato notevolmente la situazione, tanto che ormai le mensole sulla porta del frigo vengono disegnate in funzione delle dimensioni dei contenitori del latte.
Aggiungere valore digitale al vino
Quindi, per esempio, immaginate di avere bottiglie che siano semplici da gestire in una cantina, che abbiano un tag RFID o anche solo un QR-Code, così che il sommelier possa non solo rintracciarla velocemente sullo scaffale, ma che consenta di scalare di 1 il numero totale nel database dell’inventario.
O di avere una bottiglia con un dispositivo di tracking (tracciatura) così da sapere esattamente in che condizioni abbia affrontato il viaggio, magari oltremare, ed offrire al vostro cliente la sicurezza che sia stata trattata nel migliore dei modi dallo spedizioniere.
O ancora, la possibilità di ricevere in diretta, grazie ad una delle molte app che esistono, i commenti e le recensioni dei wine lovers che stanno assaggiando un calice del vino prodotto da voi.
E se siete un’enoteca, dare direttamente dei consigli ai clienti per quel che riguarda l’abbinamento tra cibo e vino, far loro prenotare la bottiglia e fargliela trovare pronta appena entrano in negozio.
In un mercato di evoluzione esponenziale, offrire un valore aggiunto può consentire di posizionarsi sui livelli più alti del mercato, crea un sentimento di fiducia nei confronti della cantina o dell’enoteca, avvicina il produttore ed il consumatore.