Se andiamo a guardare quel che la tecnologia può fare nel settore dell’agricoltura e della viticoltura, ci si rende conto che le potenzialità sono enormi.
Dare cibo agli affamati
Dall’analisi del suolo alla situazione meteorologica, dal controllo qualità alla gestione della distribuzione, la Internet of Things sta portando cambiamenti che possono stravolgere il mondo dell’agricoltura.
L’agricoltura smart avrà il compito di dare da mangiare, e da bere, al pianeta, che nei prossimi decenni avrà sempre più fame (e anche sete), visto che secondo le stime della FAO nel 2050 la popolazione globale raggiungerà i 9,6 miliardi di persone, e la richiesta di cibo aumenterà del 70%.
IoT e sostenibilità
Dai sensori ai servizi GPS, dai big data alla robotica, la IoT offre ad agricoltori e vignaioli l’opportunità di gestire tutte le fasi del processo, dalla semina al monitoraggio, dal raccolto e dalla vendemmia al controllo della distribuzione, queste tecnologie possono rendere l’agricoltura più sostenibile, più efficiente e di maggior qualità.
Soprattutto la sostenibilità ne trarrà vantaggio, con una previsione di diminuire il consumo dell’acqua del 30% e l’uso di trattamenti chimici del 40%.
I due protagonisti, ossia coltivatori ed aziende tecnologiche, avranno due compiti importanti di fronte a loro nei prossimi tempi, due compiti da svolgere velocemente: eliminare le proprie barriere culturali verso le nuove tecnologie e diminuire i costi.