Probabilmente non ci sono esplosioni di business come per altri settori, ma anche il mercato del vino si sta incamminando, sebbene lentamente sulla strada della tecnologia e delle app per smartphone.
Vino, una nicchia molto ricca
I wine blog non sono così cool come quelli che parlano di moda o di viaggi o di cucina, tra gli influencer è difficile trovare un wine lover, e tra le app più scaricate è difficile trovarne una dedicata al vino.
Il motivo è che il vino è una nicchia, dove girano parecchi soldi, certo, che coinvolge tantissime persone e professionalità, ma è una nicchia nel numero dei wine lovers, degli appassionati dell’etichetta, dei collezionisti della bottiglia, dei ricercatori dei giusti abbinamenti, degli speleologi delle cantine.
L’utilizzo delle tecnologie digitali da parte dei clienti è limitato a quelli che sanno cosa cercare, wine lovers e Millennials, insomma i giovani. Il che spiega anche perché in Italia, paese che sta invecchiando, le applicazioni per smartphone dedicate al vino non sono molto utilizzate.
Vediamo alcuni numeri di quelle più note.
Vivino
L’app è stata lanciata nel 2009, potete leggere una breve storia di come sia stata messa in piedi da Heini Zachariassen e Theis Sondergaard in questo post. Ci sono 22 milioni di utenti che usano Vivino, 10,3 milioni di vini presenti nel suo database, quasi 400 milioni di etichette scansionate fino ad ora, con una media di 500.000 scansioni quotidiane. Sono presenti 200.000 aziende vinicole sparse per oltre 2900 regioni vinicole. Gli utenti hanno inserito 20 milioni di recensioni. Il maggior numero di utenti proviene dagli USA, seguiti dal Brasile. Il modello di business di Vivino si basa sulla vendita dei vini presenti nel suo database.
Delectable
E’ stata fondata nel 2011 da Alex Fishman, ex programmatore di Apple ed esperto di finanza a Goldman&Sachs; è stata acquistata nel 2016 da Vinous, fondato dal wine writer Antonio Galloni, che precedentemente lavorava con Robert Parker jr. Ha circa 120.000 utenti mensili, ed è stata installata su oltre 2 milioni di dispositivi. Il progetto di Galloni è usare Delectable e Banquet, altra app acquisita e dedicata all’acquisto del vino, insieme al portale Vinous per costruire un portale in cui gli utenti possano trovare i vini consigliati dagli esperti. Galloni sembra aver diminuito l’interesse per Toscana e Bordeaux, spostandosi su Champagne, Piemonte e Loira.
Cellar Tracker
A differenza delle altre due, CellarTracker si regge economicamente sulle donazioni e sulle iscrizioni, mentre non prende alcuna commissione da parte delle cantine o dei rivenditori. Il suo database è composto da oltre quasi 1 milione di vini, provenienti da oltre 2,5 milioni di utenti. Il livello delle recensioni degli utenti è molto buono, il che denota un pubblico di intenditori. Il database di CT è collegato con WineSearcher per l’acquisto delle bottiglie, e da cui si può anche osservare l’andamento del prezzo nel corso degli anni.
Un lavoro necessario adesso, è trovare il modo per utilizzare queste piattaforme per migliorare la vostra presenza nello sterminato panorama enologico mondiale, sia per aziende vinicole che per enoteche e distributori.
Potrebbe bastare poco, ad esempio evidenziare sulla scheda tecnica del vino il link alla piattaforma, l’indicazione dei punteggi e del numero di recensioni, un QR-Code che invii direttamente all’applicazione.