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I miei 5 wine podcast preferiti

Come podcaster naturalmente ne ascolto molti, in particolare alcuni wine podcast da cui ho tanto da imparare.

Un musicista ascolta musica, uno scrittore legge libri, e quindi chi fa podcast ne ascolta altri, non per forza del suo stesso genere. Anzi, molto meglio andare a cercare qualcosa di nuovo, di diverso.

È pur vero che a volte il panorama degli ascolti, all’interno della stessa categoria, è piuttosto piatto. Trovare qualcosa di nuovo, con un format diverso o anche solo qualche invenzione, non è semplice, ma qualcosa in giro c’è.

Soprattutto per quel che riguarda i wine podcast, la struttura è spesso simile, interviste a produttori e sommelier, in genere condotti da due o tre persone. Sono proprio i conduttori a creare l’atmosfera giusta, con le loro domande e gli interventi. E se volete sapere come realizzo io il mio podcast, potete leggere questo post.

Spiegato o forse no perché mi piacciono alcuni podcast, ecco qui i wine podcast che seguo più volentieri; questo vuol dire che ne seguo anche altri ma non in modo assiduo. Di questi in elenco invece ascolto sempre tutte le puntate. Quattro sono in inglese, ed anche il mio livello di comprensione incide molto sulle scelte, magari voi ne fareste altre. Se volete avere una lista di wine podcast leggermente diversa da questa, vi consiglio questo post su Wine Folly (che mi ha dato l’ispirazione per il mio post).

The Grape Nation

È uno dei podcast che fa parte di Heritage Radio Network, ho fatto un episodio nel podcast che potete cercare qui. Va in onda settimanalmente dal 2016, a parte qualche buco, e fino ad ora ci sono 150 episodi. L’autore è Sam Benrubi, da 35 anni nel mondo del broadcasting. Va online dal 2016 ogni settimana, più o meno, ed è un podcast di interviste. e fino ad ora ha prodotto 150 episodi. È registrato e trasmesso live il mercoledì alle 17 sulla rete di HRN. L’autore è Sam Benrubi, da 35 anni nel mondo del radio broadcasting, nel 2006 fu nominato direttore senior di Sirius Satellite Radio, una stazione radio che trasmetteva sia in broadcast che online. Slogan del podcast è We Bring Wine to the People. Non ci sono solo produttori tra gli ospiti, ma anche sommelier e critici del vino. Interessante per i contenuti, meno per il format

Vino sul divano

Unico wine podcast italiano che seguo, ma non ce ne sono molti nella nostra lingua. Conduttore è Jacopo Cossater, una delle firme più note del giornalismo enoico (e non solo) in Italia. Questo è uno dei suoi post su Intravino, ad esempio. La sua preparazione è indiscutibile, è ben conosciuto nel mondo del vino italiano ed ha un bel modo non solo di raccontare ma anche di ascoltare, dote essenziale. Ospiti sono i personaggi più noti del mondo vinicolo italiano, produttori come Giovanna Morganti (Le Boncie) e divulgatori come Armando Castagno, a cui è stata dedicata la prima puntata.

Il podcast è nato nel 2018 ed ha prodotto due stagioni da 8 puntate ognuna. Purtroppo è fermo dallo scorso anno, quindi spero ritorni presto a fare podcast. La prima stagione dedicata alla comunicazione, la seconda ai produttori. Realmente un podcast gradevole, leggero, che può fare del bene al mondo del vino italiano. Lo consiglio vivamente.

Italian Wine Podcast

Podcast realizzato da Monty Waldin, critico e wine writer che si è sempre distinto per aver seguito l’evoluzione dei vini naturali, biologici e biodinamici. È stato il produttore del programma televisivo ‘Chateau Monty’ sulla rete inglese Channel 4 dove parlava proprio di vini biodinamici. Il podcast è online dal 2017 e sono stati prodotti ad oggi 384 episodi. Non tutti sono condotti da Monty, anzi gli ospiti diventano direttamente conduttori, come Steve Raye, CEO di Bevology, che parla del mercato del vino negli USA. Tra gli ospiti ricorrenti il più noto è il professor Attilio Scienza, che spiega con la solita chiarezza i misteri del vino. Il venerdì infatti è il giorno dedicato alle pillole scientifiche, con l’hashtag #everybodyneedsabitofScienza.

Ci sono ovviamente produttori, scrittori, sommelier; interessante l’episodio in cui Monty ha intervistato Maureen Downey, founder di Chai Consulting, società specializzata su truffe e sofisticazioni del vino. I produttori sono sempre italiani, anche se non necessariamente biodinamici. Gli episodi durano circa una decina di minuti.

Wine for Normal People

Questo è uno dei più interessanti, a mio avviso. È condotto dalla sommelier Elizabeth Schneider che spiega al marito M.C. Ice i termini del vino ed i segreti della degustazione. Ice è un wine lover ma non un esperto, un ‘normal people’, appunto. Sono divertenti le parti dove Elizabeth parla dei profumi del vino che stanno bevendo durante l’episodio, e che M.C. sembra non capire per niente. Le domande che il marito pone mentre Elizabeth spiega le caratteristiche del terreno di un vitigno, o le tipologie organolettiche, aiutano davvero anche chi non ne sa nulla di vino ad imparare qualcosa. Sono esattamente le stesse domande che chiunque farebbe, qualunque persona normale, almeno. Va in onda dal 2011, con 340 episodi prodotti, durata intorno ai 30-40 minuti.

Two guys talking wine

Unico podcast canadese dedicato al vino, i due ragazzi che parlano di vino sono stati entrambi presidenti del Wine Writer Circle of Canada. I due sono Michael Pinkus e André Proulx, e conducono il podcast dal 2016, per un totale di 200 episodi. Come scrivono nell’introduzione, loro hanno viaggiato, sanno delle cose riguardo al vino e le condividono con noi. Gli episodi prendono in considerazione i loro assaggi, si scambiano le esperienze ed i racconti dei loro viaggi, soprattutto in Borgogna. In questo periodo anche loro, come tanti altri, si sono dedicati soprattutto alle interviste con produttori più o meno sconosciuti.

Come vedete, c’è solo un podcast in italiano. È un peccato, perché il mondo vinicolo italiano sta lasciando anche questo canale di comunicazione nelle mani non solo degli USA, ma soprattutto degli Inglesi e dei Canadesi.

Photo by Jean Balzan from Pexels

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