Gestione digitale del mercato del vino in crescita

Gestione digitale del mercato del vino in crescita

Mentre fino allo scorso anno si dava la priorità al monitoraggio del vigneto, oggi sta diventando importante la gestione digitale del mercato del vino, dalla vicinanza ai clienti alla tracciatura.

Non facciamo altro che ripeterci che la pandemia ha messo in evidenza l’importanza della tecnologia, come le degustazioni online per il mercato vinicolo. Questa situazione ha cambiato anche la prospettiva di utilizzo delle tecnologie informatiche. È un punto importante di cui tenere conto per le aziende tecnologiche, che dovranno trovare sistemi semplici e di immediato utilizzo da parte dei viticoltori. E soprattutto con sistemi di misurazione dei risultati. 

Tracciatura delle bottiglie

I sistemi possono essere molti, da piccoli tag RFID a sensori messi sopra i tappi delle bottiglie, con piattaforme in cloud o server fisici in cantina. Ma tutte le tecnologie hanno lo scopo di tenere sotto controllo il percorso delle bottiglie una volta uscite dalla cantina per arrivare alla loro destinazione.

Questo vuol dire ad esempio sapere se durante il percorso le bottiglie abbiano ricevuto le attenzioni, in termini di temperatura e umidità ad esempio, che merita il loro contenuto. O fornire informazioni aggiuntive al cliente finale, semplicemente leggendo il tag con il proprio smartphone. In entrambi i casi, il produttore vinicolo ha tre scelte da fare:

  • Scopo della tracciatura: può essere un modo per diminuire le spese di assicurazione, per avere un miglior controllo della fase di trasporto (che non è sotto il suo controllo) o per sapere qual è la destinazione finale delle sue bottiglie. 
  • Costo del dispositivo: non tutti i sistemi costano allo stesso modo, e naturalmente dipende anche dal costo delle bottiglie; per un vino con prezzo di vendita oltre i 50€, ad esempio, si può spendere qualcosa in più nel dispositivo
  • Facilità di implementazione: l’aggiunta del dispositivo di tracciatura deve essere semplice e non comportare aggravi di tempo alle normali procedure di imbottigliamento. È un fattore di cui tenere conto, anche in funzione dei primi due punti

Analisi dei dati

I dati di tracciatura producono informazioni importanti per il mercato e per le proprie strategie di vendita. E se il processo è ben strutturato, di questo se ne può avvantaggiare non solo il produttore ma anche l’enoteca, ossia il punto di retail finale. Sebbene i dati siano completamente anonimi dal punto di vista del wine lover finale, si possono ugualmente ottenere analisi importanti.

Punti di vendita: sapere quale città o quale quartiere è il più generoso con il proprio vino significa poter indirizzare al meglio le proprie spedizioni. Questo vale per il produttore che tratta direttamente con l’enoteca o per il distributore che ha volumi e varietà di etichette più ampie.

Eventi vinicoli digitali

Dalle semplici degustazioni online si passerà ad eventi dove la gestione digitale del mercato del vino assumerà una importanza centrale. Incontri fra produttori e distributori, seminari con degustatori esperti, assaggi distribuiti fra varie città, come scrivo in questo post, saranno il prossimo futuro. Non sostituiranno gli eventi fieristici, non del tutto almeno, ma saranno utili per allargare il panorama dei clienti.

Con una piattaforma di incontri digitali e degustazioni, anche una piccola azienda vinicola potrà farsi conoscere in mercati lontani. Gli eventi saranno davvero distribuiti globalmente, ad esempio in partnership con un ristorante di Osaka che vende il nostro vino. I partecipanti potranno sentire non solo la voce del produttore, ma anche quella degli estimatori giapponesi. Questo è lo sviluppo che sembra più promettente per il futuro del vino. Naturalmente va tutto ancora perfezionato, molte piattaforme sono nate sull’onda dell’emergenza della pandemia, ma hanno portato una ventata di novità.

Gli sviluppi potranno avere importanti ripercussioni anche nell’enoturismo, come ad esempio descritto nel post di The Drink Business. I consumatori sono cambiati, sono cambiate le loro abitudini ed il modo di bere il vino. Si aspettano, i nuovi wine lovers, delle novità anche nel modo in cui venire a conoscenza di nuovi vini da assaggiare. E soprattutto hanno sempre più il desiderio di condividere le loro esperienze.

Questo comporta, per un mercato italiano che nel 2019 valeva quasi 7 miliardi di € in export, un adeguato sviluppo delle reti di comunicazione e del resto delle infrastrutture del territorio. Portare la banda larga, via cavo o via 5G, anche nelle zone rurali dovrebbe essere uno dei punti di attenzione delle politiche di sviluppo governative. 

Photo by Austin Distel on Unsplash

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