I produttori di vino possono usare una tecnologia digitale per il vigneto per comprendere non solo cosa accade, ma soprattutto cosa accadrà al proprio vino.
La gestione della vigna, infatti, è fortemente condizionata dal clima, ad esempio, o dal sopraggiungere di malattie o parassiti. Con un software per l’elaborazione dei dati, il viticoltore potrebbe ottimizzare le decisioni in prossimità della vendemmia, o modificare frequenze di intervento in vigna.
Suolo sotto controllo
All’interno di un vigneto di poco meno di 5 ettari Julie Johnson, ha iniziato ad usare questa tecnologia alla Tres Sabores Winery a St. Helena, California, installando quattro insiemi di dispositivi di monitoraggio che arrivano fino a 2,5 metri di profondità, più una completa stazione meteo.
I sensori misurano umidità e temperatura del terreno a quattro diversi livelli di profondità; sono stati disposti in modo strategico nella vigna, per coprire differenti profili di suolo e di uve.
L’idea alla base della sperimentazione è studiare i dati annualmente, così da mettere in correlazione sia la chimica del suolo che i vari momenti di evoluzione dell’uva e guidare le scelte di gestione. Potrebbe essere interessante anche sapere cosa accade in agricoltura e nell’uso delle tecnologie innovative. Puoi leggere questo post dove ho parlato di questo.
Monitoraggio di prossimità nel vigneto
Le sonde nel terreno comunicano con il software centralizzato, caricando i dati istantaneamente. Si può così costruire un profilo 3D di quel che accade in vigna, e correlando le informazioni con il tempo, questo modello risulterà dinamico anziché statico.
Questi sistemi di tecnologia digitale per il vigneto non sostituiscono le osservazioni e gli assaggi quotidiani; forniscono ulteriori valori quantitativi e confrontabili con quelli degli anni precedenti.
Questi sistemi possono aiutare a migliorare la vita delle vigne, perché i dati rilevati dai sensori possono fornire un sistema predittivo e non solo di allarme, quando potrebbe essere tardi; per fare questo però sono necessarie serie storiche di dati, e sono esperimenti con una durata di almeno 4 anni per poter avere un insieme significativo di dati comparabili.
I dati e la previsione sul vitigno
Il sistema sarebbe di beneficio soprattutto nell’irrigazione, perché conoscere i dati di temperatura ed umidità anche al di sotto del suolo, in più punti, fornisce al produttore una immagine migliore di tutto il sistema delle radici e di quel che accade in termini di nutrienti e di scambio di acqua in profondità.
Anche alla Robert Biale Vineyards, Napa, California, utilizzano un sistema per tenere sotto controllo le condizioni del suolo, fin dal 2014. Come conferma l’enologo Tres Goetting, è migliorata la comprensione della relazione fra umidità nel suolo ed bisogno di irrigazione delle viti durante la stagione. E può essere un buon modo per capire come e dove diminuire le spese di produzione.
Si aggiunge allo sguardo del vignaiolo una misurazione quantitativa ed in tempo reale, in modo da poter gestire al meglio il nostro programma di irrigazione
I controlli nei vigneti necessitano di personale specializzato per le misurazioni, e non si possono tenere sotto controllo h24 terreno, vite ed uva.
Il monitoraggio di prossimità consente di avere dati costanti e fare confronti anche con quanto accaduto negli anni precedenti; con i dati di più vigneti, un Consorzio potrebbe verificare eventuali problemi zonali sapere come sta influendo il cambiamento climatico sulla coltivazione della vite e sulla produzione di vino.
Foto di Luiz M. Santos