Droni per fare un vino migliore

In realtà il nome corretto sarebbe UAV, Unmanned Air Vehicle, ossia veicolo aereo senza uomo, ma tutti li conosciamo come droni, o anche quadricotteri o, ultimamente, esacotteri, ossia oggetti con quattro o sei eliche. E in agricoltura vengono usati spesso, viticoltura compresa, per controllare dall’alto la situazione delle vigne, del terreno e delle uve.

In questo video preso ad una TEDx Conference del 2015, David Baeza spiega come l’uso di droni può aiutare non solo a migliorare i raccolti, ma anche ad aumentarne le quantità.

David Baeza è stato Executive Officer in Citrix, ed ha fondato i Vine Rangers, un gruppo di ingegneri e scienziati che hanno unito i propri sforzi con agricoltori e vinicultori per costruire metodi più efficienti in agricoltura. Tecniche di riconoscimento delle immagini, software in cloud, tecnologia mobile, unita con quei piccoli oggetti volanti noti, appunto, come droni.

Il loro lavoro si svolge soprattutto in California, ma si stanno espandendo nella regione di Fargo, in North Dakota.

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