Uno dei più grandi eventi legati al vino è la Milano Wine Week, che nel 2020 arriva alla terza edizione. Come tante altre manifestazioni, è stata ripensata in forma digitale, e a sentire le notizie, ne uscirà addirittura rinforzata.
Produttori e distributori, in generale tutta la filiera vinicola, si sono resi conto all’improvviso che la rete non è il nemico, ma un’opportunità. In questi mesi sono riusciti comunque a restare vicini ai propri clienti, a presentare i nuovi vini, a creare eventi digitali con frequenza sempre maggiore.
Indubbiamente, c’è chi lo ha fatto meglio e chi meno, ma tutti si sono adattati a trovare soluzioni non solo alle mancate vendite, a causa dei canali Ho.Re.Ca. rimasti chiusi; soprattutto hanno inventato nuove formule o trasformato eventi fisici in digitali.
Da locale a globale grazie alla Rete
Nel 2019 la Milano Wine Week ha visto la partecipazione di 300.000 visitatori e1500 aziende distribuiti in oltre 300 sedi, in un evento che ha coinvolto l’intera città. Era già un evento distribuito geograficamente, quindi; Internet diventa il mezzo per ampliare le sedi virtuali in cui presentarsi. Per il mondo del vino, non è scontato. La Milano Wine Week si svolgerà dal 3 all’ 11 ottobre 2020.
Federico Gordini, il creatore dell’evento, ha dichiarato che:
Il formato di quest’anno è stato trasformato rapidamente. È stato ridisegnato e reimmaginato, facendolo diventare un progetto ancora più grande e più ambizioso. Creando il primo evento dedicato al vino sostenuto da una piattaforma digitale, gli amanti del vino italiano di tutto il mondo avranno la possibilità di partecipare, anche in un momento in cui i viaggi sono limitati.
Il numero di visitatori fisici ammessi diminuirà ad un terzo della capienza; ma nel frattempo si acquisteranno i nuovi visitatori digitali da tutto il mondo.
Un broadcast del vino
Palazzo Bovara, la sede principale della Milano Wine Week, si trasformerà in una stazione di broadcast in tutto il mondo, e le master class, le degustazioni, gli interventi, saranno trasmessi ovunque. Ma non è tutto qui. Ci saranno infatti sedi internazionali in contemporanea con la sede principale; interventi dedicati al mondo del trade e della wine press internazionale da Londra, Monaco, Mosca, Pechino, Shanghai, Hong Kong, New York, San Francisco, Miami e Toronto.
La novità saranno le International Digital Tastings, degustazioni esclusive organizzate in spazi concepiti con uno studio TV da trasmettere in rete. I produttori avranno la possibilità di presentare i loro prodotti ad un pubblico davvero globale; i partecipanti digitali alla Milano Wine Week da parte loro potranno annullare qualunque distanza fisica. E le aziende potranno avere a disposizione il Wine Networking Hub, piccoli studi dove poter organizzare le loro trasmissioni online. Sembra proprio una risposta alle riflessioni di questo mio post.
Anche la formazione sarà trasmessa nelle sedi remote, come la terza edizione del Wine Business Forum (6 ottobre), realizzato in partnership con BS-Strategies e coordinato da Silvana Ballotta; o la seconda edizione del Wine Generation Forum (10 ottobre), in collaborazione con AGIVI (Associazione dei Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani) in inglese e dedicato ai “millennials” che lavorano nel settore vinicolo. Si aggiunge anche il nuovo Shaping Wine (8 ottobre), realizzato insieme a SDA Bocconi, un evento per parlare dei trend innovativi nel mondo del vino.