L’Australia è sempre stata all’avanguardia nel prendere le nuove tecnologie ed usarle per migliorare la conoscenza e la produzione dei propri vini. Nella mappatura via satellite delle vigne ed il controllo dello stato di salute, sono stati pionieri.
Satelliti sulle vigne
A settembre dello scorso anno, Wine Australia ha commissionato al Consilium Technology di Adelaide di effettuare una scansione dei vigneti del Paese, usando sia tecniche di immagini satellitari in alta risoluzione che sistemi avanzati di machine learning. Tutte le 75.961 parcelle di vigna sono rappresentate nella mappatura satellitare.
Il progetto prevede di ripetere la scansione per due anni, utilizzando un software denominato GAIA, Geospatial Artificial Intelligence for Agriculture. Del progetto GAIA ne avevo già parlato all’epoca, potete trovare i riferimenti leggendo questo post.
Come da programma, a giugno si è completata la prima mappatura completa delle 65 regioni vinicole australiane, ed i risultati saranno accessibili a tutti i produttori di vino Australiani tramite un’app.
La scansione completa dei vigneti nazionali è un’opportunità emozionante, perché consentirà all’Australia, per la prima volta, di avere un metodo scalabile e ripetibile per la misurazione dell’area vitata (Andreas Clark, CEO di Wine Australia)
I primi test pilota sono stati fatti con la mappatura della Margaret River e della Tasmania, riuscendo ad avere il 90% dell’accuratezza.
I risultati della mappatura via satellite delle vigne
Il primo risultato della mappatura satellitare dei vigneti Australiani ha consentito di misurarne accuratamente la superficie; il totale finale è dell’8% maggiore di quanto registrato precedentemente, passando dai 135.000 ettari agli effettivi 146.000.
La regione più grande è risultata essere Riverland, Australia del Sud, mentre la più piccola è Hastings River nel Nuovo Galles del Sud.
Il secondo risultato è stato consentire la verifica, per la prima volta, della densità d’impianto nelle regioni più piccole; questa informazione è poi analizzata dagli algoritmi di Intelligenza Artificiale insieme ai dati del mercato del vino.
Insieme ad aziende specializzate nella progettazione di sensori specifici per la misurazione dei parametri del terreno, e con le società tecnologiche che si occupano di database, si arricchiscono poi i dati. Tramite la correlazione dei dati da satellite e quelli provenienti dai sensori, si ottiene così un terzo risultato, ossia la comprensione del terreno e soprattutto la sua evoluzione nel corso del tempo. Le tecnologie di machine learning e di big data hanno svolto quindi un ruolo fondamentale.
I dati di mercato e le analisi qualitative dei vini prodotti, potranno poi arricchire ancor di più il valore del progetto.