Cina, conoscenza del vino e tecnologie digitali

Con i progressi tecnologici il rapporto tra prodotti e consumatori si è modificato, ed anche il commercio del vino subisce questo cambiamento. Le tecnologie digitali per il mercato del vino in Cina possono diventare uno strumento importante; gli smartphone sono diventati un’estensione del corpo fisico, dove sempre meno consumatori entrano nei negozi fisici, preferendo un posto unico per tutti i tipi di acquisto. Il mercato del vino in Cina è in rapida ascesa, e potete leggere questo post per saperne di più. Il consumatore medio però non ha molta conoscenza del vino.

Istruire i winelovers cinesi

La tecnologia NFC (Near Field Communication) consente a due dispositivi, come il telefono e un terminale di pagamento, di comunicare tra loro quando sono vicini; ci sono molte altre applicazioni creative di questa tecnologia che possono cambiare la relazione tra un prodotto e i clienti.

Talking’ Things è un’azienda di Las Vegas che, citando il loro motto, “fornisce tecnologia per la trasformazione digitale attraverso prodotti fisici”. Il vino è più di un prodotto di consumo, è un prodotto culturale e tutte le mani che sono state coinvolte per trasformare quelle uve nel vino nel bicchiere sono importanti quanto il vino stesso.

Il direttore regionale di Wine Australia China, Willa Yang, conferma che le aziende a conduzione familiare sono molto apprezzate in Cina. Al momento dell’acquisto di una bottiglia di vino, il consumatore può usare un tag NFC, o un QR-Code, per accedere a tutte le informazioni sull’azienda vinicola. Inoltre può leggere la storia di quel vino ed il percorso che ha fatto dalla cantina alla tavola,  tracciandone la posizione e confermando l’autenticità.

Mancano però le informazioni nella direzione opposta, ossia dal consumatore al produttore; ci sono i social, naturalmente, ma questo può essere un processo di analisi dei dati estremamente lungo e laborioso. In Cina i consumatori non condividono volentieri le informazioni sull’apprezzamento della bottiglia che stanno bevendo. La soluzione è creare una community di wine lovers dove si possano condividere note e feedback sulla degustazione; le aziende in questo modo possono accedere a informazioni preziose sulle preferenze e sulle caratteristiche dei consumatori.

Smart packaging per il vino

L’inchiostro termocromatico non è nuovo: la tecnologia esiste da 30 anni, ma fino ad ora era disponibile solo in colori limitati. L’anno scorso, la Coca-Cola Turchia ha impressionato i consumatori con una grafica a farfalla sulla lattina che i cui colori si enfatizzano quando viene raffreddata.

Molti consumatori di vino bevono i loro rossi troppo caldi e i loro bianchi troppo freddi, privandoli della loro complessità e potenziale di sapore. Taylors Wines ha introdotto un sensore di temperatura sull’etichetta posteriore delle due etichette Taylors Estate e Promised Land. L’indicatore cambia colore quando i vini raggiungono la temperatura appropriata.

La mancanza di educazione al vino in Cina è piuttosto comune, e l’idea di Taylor Wines è capire come le etichette del vino con inchiostro termocromatico si comporterebbero sul mercato cinese. La produzione australiana di vino ha la Cina come mercato principale.

Vendere vino tramite WeChat

L’applicazione principale usata sugli smartphone dei cinesi, probabilmente l’unica, è WeChat; se inviate una email, potrebbero non rispondervi, ma su WeChat il ritorno è immediato. Anche i pagamenti vengono effettuati tramite app, e quindi tutto quel che serve per acquistare, e comunicare, è il proprio smartphone.

Trust in Taste è una start-up che sfrutta la potenza di WeChat per aiutare le cantine del Sud Australia a raggiungere i consumatori cinesi in modo innovativo, ad esempio offrendo campioni di vino da assaggio in bottiglie più piccole delle classiche 750 ml.

In Cina infatti una bottiglia da tre quarti spesso è eccessiva per il consumo, perché non si sa come conservare il vino avanzato, per una crescente attenzione alla salute, e per una vita sociale in cui non si beve molto vino. Il vino è ancora abbastanza nuovo per i consumatori cinesi, così offrire campioni più piccoli per l’assaggio può essere una buona idea.

La strategia di Trust in Taste prevede messaggi mirati per i wine lovers cinesi tramite WeChat che, dopo la registrazione alla piattaforma, offre una degustazione a casa per 5 AU$ (¥ 25RMD, circa 3€). Il consumatore riceve a casa tre vini del Sud Australia in bottiglie da 60 ml con codici QR per essere degustati. Una volta scansionato, il codice QR su ogni bottiglia porta l’assaggiatore all’e-commerce di Trust in Taste su WeChat dove vengono fornite ulteriori informazioni sul vino, incluso un video con l’enologo.

Un’app per avvicinare il consumatore cinese al vino

È quindi possibile ordinare bottiglie da 750 ml sul sito Web per circa 30 AU$ ciascuna (¥ 150 RMD) e fornire poi il feedback dell’assaggio.

Questa soluzione è possibile grazie ai progressi tecnologici in cantina, che consentono di trasferire il vino da bottiglie normali a bottiglie più piccole senza comprometterne la qualità.

Peter Evans, cofondatore di Trust in Taste, spiega che il trasferimento del vino “avviene in un ambiente completamente inerte – il vino non tocca mai l’ossigeno“.

L’unicità di questa strategia è la possibilità di rimandare indietro il vino avanzato nella bottiglia entro 120 giorni dalla consegna.

Photo by Rikke Filbært on Unsplash

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