AI, i Big Data e l’industria del vino

AI, i Big Data e l’industria del vino

L’Intelligenza Artificiale (AI) sta entrando sempre più nella anche nel mercato Food&Beverage, e grazie all’unione che le tecnologie digitali fanno tra i big data e l’industria del vino. E come tutto il resto, ha la possibilità di trasformare per sempre questo mercato. Al momento, le sue applicazioni in questo campo sono limitate, ma è entrata in ogni ambito, dalla musica al commercio, dalla pubblicità all’agricoltura. Potrebbe avere un impatto su tutto, dal modo in cui acquistiamo il vino, a come coltiviamo le viti in vigna, a come giudichiamo il vino.

Industria del vino e Intelligenza Artificiale

Ha un impatto sul modo in cui impariamo a conoscere il vino, su come ordiniamo e acquistiamo vino online e su come il vino viene comunicato ai consumatori finali tramite le piattaforme dei social media. Quindi, se Internet per il vino è stata una rivoluzione, l’Intelligenza Artificiale sarà un cataclisma. Una grande svolta sono stati naturalmente i sistema di acquisizione delle informazioni e il loro utilizzo, e i Big Data e l’industria del vino sono ormai legati tra loro. Tra piattaforme social e marketplace, tutti i dati sono lì, a disposizione e pronti ad essere aggregati e utilizzati da chi lo richieda, dal produttore al consumatore, passando per le varie catene di distributori.

Non c’è solo il mercato però ad essere il naturale campo di gioco dell’Intelligenza Artificiale, ma ci sono tutte quelle funzionalità che, sebbene a volte esoteriche, possono portare ad innovazioni del tutto inaspettate.

Sommelier virtuali

Non sto parlando di entità incorporee che si materializzano di fronte a noi per consigliarci la migliore etichetta di vino; ma sicuramente quando accediamo alle piattaforme di vendita del vino, quando troviamo l’abbinamento giusto tra vino e cibo, è come se qualcuno ci stesse consigliando. Certo, occorre capire quanti di questi abbinamenti siano quasi casuali, quanti siano semplicemente incroci tra tabelle e quanti invece siano frutto di un software di IA. Ma è indubbio che qualcosa sta davvero cambiando, basti pensare agli assistenti virtuali all’interno di casa. Possiamo chiedere ad Alexa, a Google Assistant, a Siri, e ci vengono date le risposte. Ne parlavo su questo post a proposito di Google e di Auchan, oppure qui, sugli smart speaker.

Grazie all’apprendimento automatico gli algoritmi possono imparare a comprendere gusti e preferenze e confrontarli con una serie di possibili risultati di ricerca. E si potrà accedere a questo sommelier virtuale tramite smartphone. Una situazione probabile è andare in un ristorante e richiamare un’app per fare una selezione di vini una volta scelto il piatto che si vuole gustare quella sera.

Cambiamento climatico e Big Data

Un grande impatto sull’industria del vino è il cambiamento climatico, e questo creerà un reale bisogno di competenze su come affrontare le condizioni in rapido cambiamento. Cosa succede quando una regione vinicola nota per il suo clima temperato diventa caldo e arido? O quando un clima fresco e secco diventa caldo e umido?

Unire insieme i Big Data e l’industria del vino significa anche veder emergere competenze enologiche in aree del mondo che prima si pensava fossero al di fuori della gamma della vinificazione. I nuovi produttori, infatti, poco legati alle tradizioni storiche del Vecchio Mondo, si affideranno alle tecnologie digitali per accelerare il loro apprendimento, per capire, senza l’esperienza necessaria, come condurre il proprio vigneto. Anche in questo caso l’Intelligenza Artificiale userà i dati raccolti per fornire informazioni preziose.

Questi sono naturalmente solo due degli esempi che si possono fare, dei modi in cui la data science può venire in aiuto a tutta l’industria vinicola. Le aziende informatiche e quelle più innovative si stanno già dando da fare per introdurre processi basati su big data e IA per il monitoraggio dei vigneti; anche i sistemi di produzione saranno rivoluzionati, almeno in quei posti dove il terreno consente l’uso di macchinari a guida autonoma.

Photo by Jennifer Coffin-Grey on Unsplash

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