La Commissione del Vino di Washington ha lanciato una serie di conversazioni digitali, tra cui il podcast dei sommelier. Si tratta in pratica di video e interviste ai sommelier di Washington, che vengono trasmessi anche su IGTV e, con brevi clips, anche sui social.
L’idea è del direttore marketing del Washington Wine, David Flaherty, che ha creato il sito Sommlight; proprio per svelare sia il lavoro del sommelier, che il lato umano ed il loro umorismo, gli episodi cercano di essere leggeri e godibili.
Proprio a causa del loro atteggiamento sempre serio e professionale, spesso si perde di vista il fatto che siano persone che ridono e scherzano come ognuno di noi (anche io sono stato un sommelier, tra l’altro).
Come dice Flaherty: “I sommelier sono professionali per natura, è stato affascinante guardare dietro al sipario e rivelare le loro qualità e complessità”. Le discussioni digitali non sono centrate solo sul vino, ma soprattutto sulla persona del sommelier. Quindi si scoprono, secondo l’autore, quali sono le canzoni preferite, quali libri leggono, qualche aneddoto della loro professione.
Una cosa completamente diversa dal mio podcast, The Digital Wine, ma se volete sapere come lo costruisco potete leggerlo qui.
La serie è iniziata a metà luglio, il primo ospite è stato Erik Segelbaum, sommelier dell’anno nel 2019 per il magazine Food&Wine, da 25 anni nel mondo della sommelierie.
Gli episodi del podcast del sommelier, Sommlight, vanno in onda ogni giovedì e durano oltre 40 minuti; possono essere ascoltati oltre che sul sito, anche su iTunes e su Spotify.
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