5 applicazioni per wine bar e ristoranti

5 applicazioni per wine bar e ristoranti

Oltre i grandi problemi la pandemia ha creato molte piccole difficoltà, che alcune applicazioni per wine bar e ristoranti possono rendere meno pesanti.

Che la pandemia sia stata disruptive è fuor di dubbio, lo è stata per la vita di tutti noi. Tanti non ce l’hanno fatta, altri sono usciti dalle sale di terapia intensiva solo dopo molte sofferenti settimane, e questo per parlare della salute. Poi ci sono quelli che hanno perso il lavoro, che hanno visto una drastica diminuzione delle loro entrate, che hanno dovuto tenere abbassate le serrande delle attività. Forse per sempre, tristemente.

Se vogliamo, e lo vogliamo, essere ottimisti e guardare al bicchiere come mezzo pieno, la disruption pandemica ha portato a fare un balzo in avanti nell’uso delle tecnologie. Lo smartphone non è stato più solo uno strumento per postare foto di gattini su Instagram; lo abbiamo usato per quel che è, il veicolo, il nastro trasportatore all’interno della Rete. Lezioni a distanza o video call di lavoro, tutti siamo stati costretti ad usare lo smartphone in alternativa al computer di casa quando questo era occupato ad esempio dai figli o dal partner. I pagamenti elettronici per l’acquisto di beni di ogni genere, sono stati un’ancora di salvezza.

C’è stato un proliferare di app, più o meno utili e più o meno con un futuro; alcune spariranno presto, altre rimarranno nell’uso quotidiano. Pensate a Zoom, ad esempio. O Paypal, che ha avuto una crescita del 22% dei ricavi. Di certo l’uso di tecnologie digitali è un bivio dove anche il mercato del vino è chiamato a scegliere la sua strada.

Ecco quindi 5 applicazioni per wine bar e ristoranti che, in qualche modo, hanno risolto piccoli o grandi problemi.

Creventa

È una app per ordinare in modo contactless al bar o al ristorante. Quando il cliente si siede, basterà fare la scansione del QR-code stampato sul tavolo per visualizzare direttamente il menù. Si fa la scelta, si paga usando sistemi come PayPal, Apple Pay o Google Pay. L’ordinazione arriva direttamente al computer dietro al bancone. L’app è stata creata a maggio 2020 in UK.

Stroodl

In un periodo di ordinazioni online, le disponibilità possono variare anche velocemente. Il rischio quindi è mostrare un menù non aggiornato e quindi scontentare il cliente. Questa applicazione consente un veloce aggiornamento dei menù online di ristoranti e wine bar. Il cliente vede gli aggiornamenti in real-time ed i pagamenti sono gestiti da Stripe. L’app è usata in una catena di ristoranti di Parigi.

Seatd

Ancora un’app per ordini e pagamenti di wine bar e ristoranti, creata in tre mesi nel Regno Unito. Gli ordini arrivano da un menù che si attiva dopo la scansione del QR-code sul tavolo del cliente; Apple Pay e Google Pay sono i sistemi di pagamento di default, ma se ne possono aggiungere altri. Offre la possibilità di fare una donazione al sistema sanitario nazionale inglese. Inoltre, in regola con le linee guida di tracciatura, registra i dati del cliente e dei suoi amici, in modo da poter essere avvisati per casi di contagio nel locale.

VueNet EasyScan

Prima di ordinare un calice di vino o un piatto per il pranzo, occorre entrare nel locale. La gestione degli accessi è diventata fondamentale, tra numeri contingentati e controllo della temperatura. Questo sistema è un semplice termoscanner come già ne vediamo fuori da supermercati e uffici pubblici. Può essere collegato al sistema automatico di apertura delle porte, se esiste, e nel caso di temperature anomale, invia un alert agli impiegati del locale e tiene traccia dei visitatori.

Stampede

Anche il tracking degli avventori è un problema che i locali devono affrontare. Le prenotazioni sono obbligatorie e quindi occorre poterle gestire velocemente ed in sicurezza. Questa app scozzese consente di verificare che il cliente abbia una prenotazione valida, e mantiene i dati per 21 giorni, come prevede la legge inglese. In caso di nascita di un focolaio, i clienti possono essere facilmente avvisati direttamente in-app

Photo by Christiann Koepke on Unsplash

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