Il canale digitale è un aspetto ancora nuovo per il mercato del vino, mentre per altri settori è diventata uno dei principali fattori abilitanti nelle moderne pratiche di vendita.
Differenziare il prodotto con i canali digitali
La qualità dei prodotti delle aziende vinicole non si discute, quindi la competizione non avviene su questo terreno, ma su quello dell’innovazione dei canali di marketing e dei sistemi di vendita. La direzione verrà data dalle aziende che per prime adotteranno determinate tecnologie digitali, gli early adopters, chi per primo inizierà ad usarle.
Ci saranno naturalmente alcuni costi iniziali, ma in realtà è possibile rientrare degli investimenti nel corso di breve tempo. Una delle pratiche più importanti è utilizzare i dati del mercato vinicolo per indirizzare i distributori verso mercati più promettenti, utilizzando strategie di vendita più redditizie. I canali digitali per vendere il vino offrono un vantaggio su chi non ha intenzione di usarli.
È un modo che i produttori hanno per avere un maggior controllo sul loro mercato ed una miglior conoscenza dei propri clienti, anche quelli più remoti. I contenuti digitali inoltre possono fornire un elevato valore aziendale, ad esempio avere i dati relativi alle vendite in tempo reale sul proprio smartphone. A meno che non usiate ancora i fogli di calcolo, avere a disposizione il risultato dei canali di vendita in tempo reale oggi è piuttosto semplice. In questi ultimi anni stiamo assistendo ad una vera e propria esplosione cambriana dei dati, come l’esplosione cambriana di 530 milioni di fa sulla Terra.
Partire per primi nel cammino digitale
Il settore vinicolo è pieno di dati da utilizzare: dalle piattaforme per servizi di ristorazione a Vivino o Enolytics, è possibile analizzare immediatamente il sentiment dei consumatori; si possono raccogliere quotidianamente i dati sulle etichette che vengono cercate e la tipologia di vino. Così, invece di aspettare la fine del mese per vedere l’andamento delle vendite, può essere possibile ottenere dettagli quotidiani sul movimento dei canali di distribuzione.
Un altro grande cambiamento è l’uso di strumenti di Customer Relationship Management (CRM) nel settore vinicolo. Queste soluzioni software consentono di passare dai report consuntivi a rapporti previsionali. È possibile avere un’idea di cosa avverrà nel futuro, e ad esempio organizzare le spedizioni in funzione delle richieste dei clienti. Insieme ai pacchetti di analisi di Business Intelligence (BI), per correlare e aggregare i dati, un buon CRM fornisce informazioni interessanti sui propri clienti e sulle loro abitudini di acquisto.
Con un CRM si possono elaborare migliori strategie di mercato e comprensione del modello delle vendite, concentrandosi su modelli da automatizzare in una certa misura. I modelli previsionali renderanno più agevole la logistica e le consegne. Il primo dei canali digitali per vendere il vino passa per i propri clienti.
Naturalmente, non è possibile adottare ciecamente la tecnologia e aspettarsi che i cambiamenti avvengano dall’oggi al domani. Invece, è meglio adottare un approccio soft.
È importante tenere conto che la tecnologia può offrire davvero un vantaggio competitivo se impari a usarla correttamente prima degli altri.
Photo by Marek Levak from Pexels